“Pescetrullo” è la scultura abitabile firmata Gaetano Pesce in Salento
ART & DESIGN
15 Settembre 2025
Articolo di
Valentina Alfarano“Pescetrullo” è la scultura abitabile firmata Gaetano Pesce in Salento
«Siate pescetrulli!» Con questa frase-manifesto, Gaetano Pesce ha condensato lo spirito di una delle sue architetture più celebri: un’opera ironica e dirompente che, tra gli ulivi secolari del Salento, reinterpreta il trullo mediterraneo come casa-opera per un abitare essenziale e non convenzionale. È il Pescetrullo: una dimora sperimentale che mette in scena l’intuizione più sorprendente del suo design.
Realizzato tra il 2007 e il 2009 su commissione della gallerista Caterina Tognon e dell’architetto Gabriele Pimpini, il Pescetrullo è oggi tornato protagonista anche come set: lo dimostra la campagna 2025 “Sii Vero, Sii Pescetrullo”, firmata dal brand indipendente Vero e dal fotografo Mattia Greghi.
Immerso in un uliveto secolare e a pochi chilometri dall’Adriatico, il progetto nasce dall’incontro tra la visione di Pesce e la volontà dei committenti di reinterpretare un ettaro di campagna pugliese con un linguaggio nuovo. Il Pescetrullo si rivela inaspettato: due cubi – uno rosa e l’altro azzurro – che rappresentano simbolicamente i genitori, affiancati da volumi minori che evocano i figli, come a comporre un ritratto della famiglia che lo abita. Attorno a questa simbologia familiare prende forma un insieme sorprendente: superfici colorate, finestre circolari che sembrano occhi, scale in resina che conducono a terrazze aperte.
Tutto concorre a creare un cortocircuito visivo tra tradizione e innovazione. Il risultato è un’architettura fuori dall’ordinario, poetica e visionaria, dove l’architettura diventa narrazione, un atto di libertà che sovverte la vernacolarità per trasformarla in linguaggio universale. Non a caso, l’opera è considerata una delle sole due architetture realizzate di Pesce, accanto all’Organic Building di Osaka, e continua a incarnare la sua essenza: essere unici, vitali, fuori contesto.
Gli interni, curati da Pimpini, sono volutamente essenziali: pavimenti in cemento, mobili in legno di pino marittimo, un lavello ricavato da un catino industriale, lampade da cantiere. Persino i bagni, rivestiti da specchi esterni, sembrano dissolversi nella natura circostante. La piscina, lunga come un abbeveratoio, e la scala rossa che porta al terrazzo completano un insieme che privilegia autenticità e contatto diretto con l’ambiente. È una casa che, nella sua apparente “scomodità”, costringe a vivere la campagna, trasformando la semplicità in linguaggio progettuale.
La tecnica costruttiva stessa sigilla l’originalità del progetto: la schiuma poliuretanica, spruzzata su casseforme di legno, capace di espandersi in forme autonome e imprevedibili. Un’intuizione spiazzante che ribalta i processi edilizi tradizionali e rende il Pescetrullo una sperimentazione unica, sospesa tra scultura e abitazione.
In questo scenario si inserisce la nuova campagna di Vero, giovane brand pugliese fondato nel 2022 a Galatina. Radicato in una filiera artigianale interamente italiana, il marchio propone arredi e accessori che uniscono sperimentazione e memoria. Nel progetto fotografico, gli oggetti dialogano con l’architettura di Pesce in un gioco di rimandi visivi e materici, amplificando l’anima ironica e spiazzante del Pescetrullo, senza mai togliergli il ruolo di protagonista.
Scomparso nel 2024 a New York all’età di 84 anni, Gaetano Pesce resta uno dei protagonisti più eclettici del design internazionale: artista, scultore e architetto, ha portato le sue creazioni nei musei più importanti del mondo, dal MoMA al Centre Pompidou. Il Pescetrullo è una delle rare occasioni in cui le sue idee visionarie hanno trovato compimento architettonico. A distanza di oltre quindici anni, la struttura resta un manifesto di controcultura architettonica, capace di ricordare che il design non è mai soltanto funzione, ma anche ironia, sperimentazione e coraggio. Un invito, ancora attuale, a essere unici, vitali, fuori contesto.
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