Lo yacht di Valentino Garavani è un’icona di eleganza nel mare
MOTORS
21 Settembre 2025
Articolo di
Valentina Alfarano
Lo yacht di Valentino Garavani è un’icona di eleganza nel mare
Valentino Garavani ha trasformato la bellezza in un linguaggio che attraversa ogni aspetto della sua vita. A testimoniarlo è anche il suo yacht, il T. M. Blue One: un’imbarcazione che porta in mare la sua visione estetica e si fa simbolo di eleganza, riflesso della coerenza che ha guidato la sua carriera. Dal debutto nel 1962 alla Sala Bianca di Firenze, lo stilista pavese si è imposto come protagonista della seconda generazione della moda italiana, capace di creare nuove immagini e nuovi stili.
Perfezionista assoluto, più che rivoluzionario, ha fondato la sua estetica sulla ricerca del dettaglio e sull’equilibrio di forme e colori. Lo stesso perfezionismo che ha contraddistinto le sue collezioni si riflette nel progetto del suo yacht, pensato come un vero e proprio laboratorio di stili e suggestioni: una trasposizione nautica del suo universo creativo. Realizzato nel 1988 dai rinomati cantieri Picchiotti su progetto del designer navale Gerardo Gilgenast, il T. M. Blue One oggi misura quasi 49 metri, frutto di un refit eseguito nel 2014 nei cantieri Lusben di Viareggio, dove lo yacht è stato allungato e ridisegnato nelle sue linee. Il risultato è un’imbarcazione ancora più scenografica, capace di rinnovarsi nella funzionalità senza intaccare la propria identità.
La sua silhouette racconta un equilibrio raro tra linee classiche e dettagli unici: la livrea blu navy, attraversata da una sottile fascia azzurra che corre lungo lo scafo, è un segno distintivo riconoscibile anche da lontano. Le sovrastrutture bianche dialogano con i toni profondi dello scafo, creando un’armonia cromatica che richiama la ricercatezza dei dettagli e l’equilibrio di forme tipici dell’haute couture di Valentino. L’exterior yacht design si concede allo sguardo con sobria eleganza, mentre gli interni restano celati, noti soltanto per la loro capienza: dieci ospiti accolti da nove membri dell’equipaggio. Tutto il resto rimane nascosto, un mistero che accresce la leggenda e lascia spazio all’immaginazione.
Non stupisce allora che il suo fascino abbia portato l’enciclopedia libera Wikipedia a sceglierlo come immagine simbolo per illustrare la voce “panfilo”: un riconoscimento che lo consacra non solo come yacht privato, ma come icona collettiva del design nautico. È un’imbarcazione che, pur nella sobrietà delle forme, racchiude l’essenza di uno stile senza tempo, in cui ogni dettaglio sembra misurato per trasmettere discrezione ed eleganza. Il nome stesso, T. M., è un omaggio intimo ai genitori Teresa e Mauro, a conferma di come la biografia e l’affettività abbiano sempre nutrito la creatività di Valentino. Al varo, ad accompagnare questa icona del mare, fu una madrina d’eccezione: Sophia Loren, la diva italiana che con la sua presenza rese l’evento memorabile.
Dalla Sala Bianca del 1962 fino all’ultima sfilata celebrativa del 2007, Valentino Garavani ha costruito una carriera basata sulla perfezione sartoriale, sull’eleganza come forma di arte totale. Il T. M. Blue One prosegue questo racconto: come un abito capace di attraversare i decenni senza perdere fascino, lo yacht continua a distinguersi nel Mediterraneo come simbolo di discrezione e bellezza, diventando iconico attraverso gli scatti delle vacanze dello stilista in compagnia dei suoi amati carlini e del socio e compagno storico Giancarlo Giammetti. È il riflesso di un uomo che ha vestito dive e regine, che ha trasformato il colore in destino e che oggi naviga nell’immaginario collettivo con un segno di eleganza irripetibile.
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