Un tempo simbolo di una bellezza fin troppo selettiva, tanto perfetta quanto irraggiungibile. Ora, dopo il comeback dello scorso anno, a sei anni di distanza dagli scenografici show che dal 1995 hanno tenuto incollati allo schermo milioni di spettatori, Victoria’s Secret indossa le ali dell’inclusività, diventando portavoce di tutte le forme che la bellezza femminile può assumere (in controtendenza rispetto a quanto accade sulle passerelle delle fashion week).

C’erano tutte: da Adriana Lima a Irina Shayk, da Doutzen Kroes alle sorelle Hadid, Bella e Gigi. E poi Alessandra Ambrosio, Candice Swanepoel, Ashley Graham. Persino Jasmine Tookes, storico volto di Victoria’s Secret, che ha aperto lo show sfoggiando un dolce pancione, impreziosito da una cascata di cristalli e da una struttura che richiamava le code a ruota dei pavoni. Un’entrata scenografica, ma anche una dichiarazione d’intenti sul nuovo corso intrapreso dalla maison.

Volti storici e volti nuovi. L’evento andato in scena ieri sera nel cuore di Brooklyn ha segnato anche il debutto sul pink carpet di Emily Ratajkowski, già protagonista della campagna Icon del brand scattata nel 2023, e il ritorno di Alex Consani, prima modella transgender ad essersi aggiudicata il titolo di Model of the Year lo scorso anno ora ufficialmente tra gli angeli di VS. Prima volta anche per Precious Lee e Barbie Ferreira.

Tra le note di Karol G, Missy Elliott, Madison Beer e TWICE sono state svelate le creazioni firmate da Adam Selman, lo stilista un tempo chief design officer di Savage x Fenty, il brand di lingerie di Rihanna, arruolato lo scorso aprile dal marchio americano, che per l’occasione ha riunito un team d’eccezione. Il make-up porta la firma di Pat McGrath, mentre Jawara Wauchope ha curato le acconciature, Charm La’Donna il movimento delle modelle e Carlyne Cerf de Dudzeele lo styling. Ai piedi degli angeli, poi, le creazioni sparkling di René Caovilla. Victoria’s Secret è tornato a volare?