Tra le colline del Chianti Classico, dove la terra toscana disegna orizzonti di vigne e argilla, sorge la Cantina Antinori nel Chianti Classico, a Bargino, a metà strada tra Siena e Firenze: un capolavoro di architettura contemporanea immerso nella stessa terra che gli ha dato origine. È un luogo dove il vino diventa racconto e il design diventa linguaggio, un progetto che fonde innovazione e memoria in perfetta sintonia con la filosofia della famiglia Antinori: custodire la tradizione innovando, senza mai tradirla.

Frutto di sette anni di lavoro, la cantina nasce dallo studio Archea Associati, con l’ingegnerizzazione di Hydea, seguendo la visione del Marchese Piero Antinori e delle figlie Albiera, Allegra e Alessia. L’obiettivo era dare forma a un’architettura che segue il ritmo del paesaggio, pensata per integrarsi nella sua geometria naturale: da lontano, l’edificio si confonde con i vigneti, interrotto soltanto da due lunghe fenditure orizzontali, segni essenziali che lasciano intravedere il fronte della costruzione e accompagnano lo sguardo verso un mondo sotterraneo dove la luce incontra la materia.

La struttura, dal colore caldo della terra toscana, è costruita con materiali naturali locali, cotto, legno, acciaio corten e vetro, scelti per fondersi cromaticamente con il paesaggio e restituirne le sfumature mutevoli nelle diverse ore del giorno. Gli spazi interni si sviluppano su tre livelli, concepiti per consentire la vinificazione per gravità, un metodo che sfrutta la pendenza naturale del terreno riducendo l’uso di pompe e preservando la purezza del mosto. La temperatura è mantenuta in modo naturale grazie all’interramento, mentre la luce filtra da aperture calibrate che creano un’atmosfera intima, scandita da ombre e riflessi cangianti.

Al centro del complesso si erge la scala elicoidale, una spirale di acciaio e cemento che collega i tre piani in un movimento ascendente: un simbolo architettonico che unisce profondità e luce, memoria e futuro. Dalla terrazza panoramica, circondata dai vigneti di Sangiovese, Canaiolo, Ciliegiolo, Colorino, Malvasia nera e Mammolo, lo sguardo si apre su un paesaggio riletto in chiave contemporanea, visionario nella sua capacità di coniugare funzionalità produttiva, arte e natura in un equilibrio dinamico e armonioso.

Nel 2022 la Cantina Antinori è stata eletta “World’s Best Vineyard”, riconoscimento internazionale che l’ha consacrata come la più bella del mondo. Il progetto è oggi considerato un manifesto di sostenibilità e integrazione ambientale: l’edificio è interrato per mantenere costante la temperatura, la copertura ospita vigneti e giardini, e l’intero complesso si fonde visivamente con la campagna circostante, restituendo alla terra ciò che le appartiene.

Antinori nel Chianti Classico è più di un luogo di produzione: è un’esperienza culturale che coinvolge tutti i sensi, dove l’enoturismo incontra l’arte e il design. Gli spazi accolgono opere d’arte, percorsi espositivi e sale di degustazione che raccontano la storia di una famiglia legata al Chianti dal 1385, capace di trasformare il vino in un simbolo di bellezza e identità italiana. In questo dialogo silenzioso tra architettura e paesaggio si riflette l’anima più autentica del marchio Marchesi Antinori. Un equilibrio raro, dove la forma nasce dal rispetto per la terra e la bellezza diventa memoria viva.