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18 Novembre 2025

Articolo di

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Marta Mancosu

La storia della pietra da sogno venduta per 25 milioni

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18 Novembre 2025

Articolo di

Marta Mancosu
Mellon Blue pietra diamante blu 25 milioni dollari
Christie's

La storia della pietra da sogno venduta per 25 milioni

Immaginate un diamante blu da 9,51 carati e ora immaginatelo incastonato in un anello. Ecco, quell’anello, conosciuto come Mellon Blue, è stato venduto a Ginevra da Christie’s per oltre 25 milioni di dollari. Un prezzo che per una pietra “di purezza eccezionale” si allinea perfettamente con le stime iniziali. Il diamante, infatti, era stato valutato dalla casa d’aste tra i 20 e i 30 milioni di dollari, per poi essere aggiudicato a 17,4 milioni di franchi svizzeri. Il prezzo finale? 25.595.269 dollari (tasse escluse).

Ma a chi apparteneva il Mellon Blue e perché tutti ne stanno parlando? Oltre al fascino estetico penetrante, questo diamante blu è diventato storia a tutti gli effetti perché per oltre dieci anni è appartenuto a Rachel Lambert Mellon, nota al mondo solo come “Bunny” da cui, come appare, ha ereditato parte del nome.

La rarità e il fascino del Mellon Blue

Il Mellon Blue non è soltanto un diamante, ma un vero dono della natura: 9,51 carati di pura eleganza, tagliati a goccia per esaltare la profondità del Blu Vivid Fancy, una tonalità così intensa da trovarsi in meno dell’1% dei diamanti blu naturali. La sua purezza Internally Flawless, senza alcuna imperfezione visibile, unita alla straordinaria colorazione dovuta a tracce di boro nella sua struttura cristallina, rende questa pietra eccezionalmente rara e preziosa.

Ma oltre ai numeri e ai criteri tecnici, il vero valore risiede nella sua storia: per oltre dieci anni ha accompagnato la sua proprietaria, diventando parte di un collezionismo esclusivo e di un mercato globale dove rarità, bellezza e narrazione si fondono, conferendo al diamante un fascino senza tempo e una vita che trascende la materia stessa.

Chi era Bunny, filantropa, amante di botanica e anche attivista

Nata nell’ormai lontanissimo 1910 nella Grande Mela, Rachel Lambert “Bunny”, è diventata Mrs. Mellon sposando in seconde nozze Paul Mellon, erede di una dinastia di banchieri, filantropo, collezionista e famoso allevatore di cavalli da corsa. Ma Bunny non aveva la passione dell’equitazione come Paul: a lei piacevano le piante, amava il giardinaggio, l’orticoltura.

Pensate che nel corso della sua vita ha collezionato una grande quantità di libri dedicati al tema, diventando una grandissima appassionata di paesaggistica e formandosi studiando i grandi maestri, come Andrè Le Notre e Jean-Baptiste de La Quintinie. E così, pervasa dalla bellezza che la natura può offrire all’uomo, ha portato avanti la sua teoria del «Nothing should be noticed» (nulla dovrebbe notarsi), diventando una vera e propria creatrice di giardini e di paesaggi. Semplici, discreti, ma assolutamente memorabili.

È stata la “giardiniera” della Casa Bianca (e di Hubert de Givenchy)

Appartenente a una famiglia storica del mondo farmaceutico, Bunny è presto diventata la “giardiniera” della White House. A chiamarla a ridisegnare i giardini della casa del Presidente Usa Jacqueline Kennedy in persona. In Francia, invece, si devono a Bunny Mellon i meravigliosi giardini della casa di Hubert De Givenchy e persino il restauro del Potager du Roi di Versailles. Insomma, una rosea carriera, per una donna che amava molto il blu, specie al collo.

Botanica e diamanti possono andare d’accordo: parola di Bunny

La sua filosofia del nulla dovrebbe notarsi, Bunny ha provato a portarla avanti anche con i diamanti. Chi ha detto che passioni differenti non possano coesistere nella stessa esistenza? Bunny Mellon ci ha raccontato il contrario: i giardini, i paesaggi, i disegni della natura e delle sue piante, perfettamente integrati ai disegni dei gioielli…e dei diamanti. Il suo Mellon Blue faceva parte di una discreta ma allo stesso tempo eterea collezione di preziosità. Ai tempi, quello che l’11 novembre scorso è stato venduto come anello, era montato come pendente. Era il suo pendente blu, tenuto con cura per più di dieci anni.

Gioielli da collezione: Tiffany si ama sempre, vero Bunny?

Tra tutte le sue passioni, nessuna catturò Bunny come le creazioni di Jean Schlumberger, il visionario designer che, a partire dal 1956, portò Tiffany & Co. nell’era moderna. La loro amicizia, nata nel 1954, si trasformò in un legame di gusto e ispirazione: Bunny collezionò quasi 600 pezzi firmati Schlumberger, ciascuno un piccolo capolavoro di colore e forma. Alla sua scomparsa, nel 2014, 142 di queste creazioni furono donate al Virginia Museum of Fine Arts, a testimonianza della sua passione per l’eleganza discreta.

Ecco, anche il Mellon Blue si inserisce in questa filosofia estetica: come i gioielli di Schlumberger, il diamante blu non era solo un oggetto di lusso, ma un’espressione di gusto e di armonia con la natura e con l’arte. La cura con cui Bunny lo custodiva e la scelta di montarlo come pendente prima di farne un anello riflettono la stessa attenzione al dettaglio e alla bellezza senza ostentazione che caratterizzava tutta la sua collezione.

Scomparsa a 103 anni il 17 marzo 2014 trai suoi giardini di Oak Spring Farms, Bunny Mellon ha lasciato un tripudio di eredità, in cui arte, cultura, valori e proprietà sono andate chissà dove nel mondo. E ora quel Mellon Blue da 25 milioni di dollari ha vita nuova, ma al cui interno si possono ancora scorgere petali di fiori, geometrici giardini e quell’instancabile passione del semplice bello che per una vita l’ha resa… viva.

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