Un vecchio fienile è stato trasformato in uno chalet di design
TRAVEL
26 Novembre 2025
Articolo di
Valentina AlfaranoUn vecchio fienile è stato trasformato in uno chalet di design
Ci sono angoli di montagna che si fanno conoscere lentamente, attraverso dettagli semplici: un prato ampio, la luce sulle cime, il silenzio che cambia con le stagioni. In Val di Fassa, tra distese verdi che in inverno diventano un tappeto di neve compatta, un vecchio fienile degli anni Sessanta è tornato a respirare in una nuova forma. Oggi è uno chalet di design luminoso immerso in un prato di 6.000 metri quadri e aperto sulle Dolomiti, dove la natura entra con discrezione in ogni spazio.
Questa nuova destinazione fa parte dell’universo Be. Your Private View, il progetto ideato da Elisabetta Vanuzzo e Gianluca Spolverato, dedicato a chi cerca un modo diverso di abitare i luoghi più suggestivi d’Italia. Prospettive oltre i semplici alloggi: spazi dove rallentare, lavorare, osservare, ritrovare ritmi più vicini alla natura. Dopo la residenza affacciata sulla Costiera Amalfitana, il viaggio approda tra boschi, luce e silenzi delle Dolomiti, Patrimonio Unesco.
Per trasformare il fienile in un rifugio contemporaneo, Vanuzzo e Spolverato si sono affidati a Pavol Mikolajcak, architetto altoatesino di origini slovacche, specializzato in interventi in alta quota. Il progetto nasceva con un vincolo importante: mantenere le dimensioni e la posizione delle aperture laterali dell’edificio originario. Mikolajcak ha scelto di accogliere questo limite e di farne la sua traccia, conservando la memoria dell’antico ricovero per il fieno e innestando su di essa un linguaggio architettonico limpido ed essenziale.
La facciata sud è stata completamente ricostruita e oggi è una grande parete vetrata che apre lo sguardo sulle montagne. Davanti, una griglia di listelli in larice modula la luce del giorno e protegge l’interno dal sole più intenso. Tutto il resto dell’esterno nasce da una fusione con le tradizioni alpine: legno e pietra locale, linee pulite, un equilibrio che reinterpreta il passato.
Dentro, lo chalet cambia respiro. Lo spazio è unico, fluido, attraversato da luce e aria come accadeva nei fienili di un tempo. Al piano terra si trovano la zona giorno e un bagno rivestito in pietra Dolomia, materiale tipico della zona; il soppalco ospita la camera da letto, aperta sul grande affaccio panoramico, da cui le montagne si lasciano osservare già alle prime luci dell’alba. Il legno domina ogni superficie: abete chiaro alle pareti, larice massiccio al pavimento, trattamenti naturali che nel tempo assumono nuove sfumature. Il camino, nero e scultoreo, richiama in chiave contemporanea le antiche stube alpine.
Gli arredi alternano pezzi artigianali e design essenziale, seguendo una linea che potremmo definire un “minimalismo di montagna”, caldo e misurato. Tutto qui è pensato per non disturbare l’armonia del luogo: materiali naturali, soluzioni energetiche sostenibili come l’uso della geotermia, un’architettura che dialoga con il paesaggio senza sovrastarlo. All’esterno, il prato che circonda lo chalet crea un margine morbido tra l’abitato e le cime della Val di Fassa, in una posizione privilegiata a breve distanza da Moena e dal Lago di Carezza.
È un rifugio per chi cerca una pausa dai ritmi del quotidiano. Un luogo che non chiede nulla, se non di essere ascoltato. E che, come accade nei luoghi speciali, restituisce sempre più di ciò che offre.
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