Bally, il marchio svizzero fondato da Carl Franz Bally nel 1851, ha recentemente annunciato un cambio di vertice attraverso la nomina del suo nuovo direttore creativo.

Il nome condiviso ufficialmente dal brand è quello di Simone Bellotti, designer conosciuto per la sua esperienza pluriennale in Dolce&Gabbana e Bottega Veneta ed entrato a far parte di Bally lo scorso ottobre dopo ben 16 anni di servizio per la maison Gucci.

Il precedente direttore creativo di Bally, il fondatore di Rhude Rhuigi Villaseñor, ha contribuito a dare il via ad un completo restyling del brand attraverso una rivisitazione del logo e all’impianto di una linea creativa di rottura: il cambio di direzione avviato con l’ex creative director ha avuto immediatamente un impatto positivo per il marchio svizzero, che ha aumentato del 20% le proprie vendite rispetto al 2022.

Bally era un tempo uno dei più grandi produttori di calzature a livello globale, che era riuscito a guadagnarsi una forte credibilità culturale come uno dei primi promotori di scarpe da ginnastica di lusso. Nonostante ciò, ad inizio degli anni 2000 la sua potenza commerciale ha cominciato ad erodersi progressivamente per via di un passaggio fallito alla vendita al dettaglio e a causa di molteplici cambi di proprietà che hanno alterato le dinamiche originarie dell’azienda.

Con la nuova stagione però, la proprietà ha rinnovato il suo impegno nel rilanciare il marchio svizzero, e la nomina di Bellotti come direttore creativo ne è la più chiara testimonianza: “La nomina ci consentirà di continuare a realizzare prodotti eleganti e senza tempo che sostengano la nostra eredità artigianale e resistano alla prova del tempo”, ha affermato il CEO di Bally Group Nicolas Girotto in una nota.