Un’ondata di modelli silver sembra aver invaso le passerelle. Il fenomeno, il cui inizio risale ormai a qualche stagione fa, non è nuovo ma ha raggiunto il suo culmine con l’ultimo show di Zegna. Tra sabbia, nuance calde e il sole cocente di Dubai, la maison guidata da Alessandro Sartori ha svelato la sua collezione Spring 2026 con uno show ospitato alla Dubai Opera House, che ha portato sul catwalk un casting di modelli eterogeneo per origine ma soprattutto per età. Curata da Ben Grimes, rinomata casting director britannica con alle spalle un passato da modella, la selezione comprendeva infatti modelli e modelle fino ai 70 anni.

E se è vero che «noi designer facciamo metà del lavoro: il resto avviene quando i clienti interpretano i capi giorno per giorno. Questa interpretazione individuale e non convenzionale oggi è in passerella», come ha affermato Sartori in occasione dello show, ecco spiegata la forza di un casting che coinvolge volti, fisionomie, corpi e vissuti differenti.

Alessandro Sartori

Il risultato è una collezione che racconta un’eleganza svincolata dal passare del tempo, che anzi, attraverso il tempo, si fa più concreta, confident e naturale. Frutto di un gesto solo in apparenza spensierato – quello del vestire – che, secondo lo stilista, rappresenta il timbro dell’attitudine italiana: un’attitudine che, con il passare degli anni, diventa sempre più naturale e disinvolta, intrecciandosi con la personalità di ognuno di noi.

Ma la sfilata di Zegna è solo l’ultima, tra le tante degli ultimi anni, ad aver coinvolto i nuovi volti della moda over 50. Il modello canadese John Armstrong, classe 1960, prima dello show di Dubai ha sfilato per Lacoste e per Dries Van Noten, prendendo parte alla sfilata d’addio alla moda del designer belga, tenutasi lo scorso giugno.

Ingo Sliwinski, anche lui presente per Zegna, ha invece sfilato per la Fall 2024 di Vetements, mentre Chantall McCann, oltre allo show Summer 2025 di Saint Laurent (maison della quale è anche volto nella campagna An Ordinary Day), ha partecipato allo show di Valentino che ha sancito il debutto couture di Alessandro Michele. In Vertigineux, collezione Spring Couture 2025 del marchio romano, ha indossato con fierezza e un’attitudine regale un maestoso abito, frutto di svariate ore di sapiente lavoro artigianale.

Saint Laurent

Impossibile poi non citare Anna Juvander, modella canadese che ha sfilato per i più rinomati brand, tra cui Balenciaga, per lo show Fall/Winter 2025, e Miu Miu, che l’ha scelta per la sua Fall/Winter 2024, ribadendo l’intento del brand di coinvolgere non solo le sorelle minori delle clienti di Prada, ma anche le mamme, le zie e persino le nonne — perché Miu Miu non è un’età, ma un’attitudine. Un messaggio ulteriormente sottolineato dalla scelta di far chiudere lo show Spring/Summer 2025 a Willem Dafoe. Tra i silver models, poi, impossibile non citare John Foley, modello star di Instagram, che nel settembre 2024 ha sfilato per Sunnei.

La lista è lunga. Secondo uno studio di Tagwalk, il 70% dei top brand ha incluso cast over 30 nelle passerelle Fall/Winter 2024, con un aumento complessivo del 33% di modelle e modelli grey in passerella. Visi che, se da un lato raccontano storie, vissuti ed esperienze, dall’altro esprimono la volontà dei brand di strizzare l’occhio ai cosiddetti silver spender, i quali, grazie a uno spending power superiore rispetto alle altre generazioni, rappresentano la carta vincente per tentare di risollevare vendite in calo da ormai diversi semestri. Sono loro, d’altronde – anche grazie a un modo diverso di vivere lo shopping, fatto di ricerca della qualità, amore per il prodotto e una maggiore fedeltà ai marchi – i consumatori del presente.