Il lavoro dei sogni? Ecco la classifica delle aziende di moda più ambite
STYLE
1 Agosto 2025
Articolo di
Camilla Bordoni
Il lavoro dei sogni? Ecco la classifica delle aziende di moda più ambite
Se desideraste un lavoro nella moda in quale azienda vi piacerebbe mettervi alla prova? Un quesito interessante per chi ambisce a fare carriera nella fashion industry odierna, un settore che negli ultimi anni ha dovuto attraversare diverse crisi (da quella pandemica, a quella economica) oltre che il naturale cambiamento di gusti del consumatore moderno e l’avvento di nuove tecnologie che, volente o nolente, ne hanno influenzato il funzionamento.
Fortunatamente a scattare una fotografia del segmento glamour ci ha pensato una ricerca condotta da BoF, il quale ha messo insieme l’opinione di oltre mille professionisti a livello globale sparsi in 74 Paesi (e con livelli di anzianità ed età differenti) per capire quali realtà siano le più ambite e soprattutto perché. Siete curiosi? Vi diciamo subito che sui primi tre gradini del podio ci sono rispettivamente LVMH, Chanel e Hermès.
Prima di entrare nel merito della classifica però specifichiamo che i risultati sono stati il frutto della preferenza della community intervistata che si è espressa fornendo il nome delle tre aziende di moda per cui vorrebbe lavorare, elencando, tra l’altro, tre motivi a scelta fra i seguenti: l’employer brand e la reputazione del settore, la retribuzione e compensazione, i valori e la cultura aziendale, l’opportunità di avanzamento di carriera, la capacità di formazione e apprendimento ed infine i benefit.
Chiarito ciò, non stupisce che il colosso di Bernard Arnault si sia aggiudicato la prima posizione come azienda più ambita dal momento che è uno dei più grandi conglomerati del lusso, proprietario di molti dei posh brand amati dai trend setter. Tra le motivazioni elencate dagli intervistati c’è infatti lo status di leader della realtà, ma anche il fattore del compenso e l’opportunità di avanzamento di carriera sono stati indici importanti per capire le preferenze generali dei professionisti che operano nell’asset di moda e beauty.
La seconda posizione invece è occupata dalla maison francese fondata di Madame Coco, in questo caso però le motivazioni che ne hanno determinato tale piazzamento sono ancor più notabili. Oltre alla reputazione della casa e i valori della cultura aziendale, quello che è emerso è che per diversi intervistati la CEO Leena Nair sia una leader ispiratrice con cui operare e migliorare magari la propria expertise. Inoltre, anche l’opportunità di lavorare insieme alla nuova guida allo stile Matthieu Blazy è stata considerata come un fattore impattante e altresì come punto a favore nella scelta di una possibile carriera futura.
Per quanto riguarda il bronzo di Hermès, l’heritage, la brand reputation, l’autenticità, il compenso e i valori del marchio sono stati temi apprezzati dagli intervistati che lo hanno fatto preferire ad altre griffe presenti in classifica. A seguire la storica firma francese amata da Jane Birkin, nel ranking ci sono infatti Prada, Dior, Loewe, Patagonia, l’italiano Brunello Cucinelli, adidas e a pari merito, in decima posizione, si trovano Louis Vuitton e McQueen.
Nonostante sia fuori dalla top ten è però importante farvi notare la presenza di Cos (ventesima posizione). Il brand di proprietà del gruppo H&M è d’altronde il solo marchio di fascia media presente in classifica, preceduto da Stella McCartney (19) e vicino a labels cool come Alaïa (18), Burberry (17), Ralph Lauren (16) Cartier (15), Jacquemus (14), Acne Studios (13), Bottega Veneta (12) e Nike (11). Un risultato quest’ultimo significativo e che bene evidenzia come talvolta pure le etichette in seno alle fast fashion companies possano risultare appetibili ai professionisti oltre che ai consumatori.
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