Pucci conquista l’estate e non è la prima volta! Suvvia non stupitevi, d’altra parte quando una strategia funziona ed è vincente voi la cambiereste? La risposta più logica sarebbe no ed è quello che di fatto avrà pensato pure Camille Miceli, la mente creativa che dal 2021 ha risollevato le sorti della griffe fondata dall’omonimo altolocato designer nel 1949 dopo anni di “latitanza”.

Per chi ha la memoria corta le stampe vagamente psycho-chic iper colorate, i bikini dalle tonalità pop accostate, i foulard allegri e quell’estetica da icona elitaria tipica dei sixties avevano già catalizzato l’attenzione delle summer girls nel 2022, quando la stilista francese al debutto sotto il marchio presentò la sua prima collezione con un happening intimo ma friendly tornando in quella piazzetta caprese dove tutto ebbe inizio.

Al tempo i feed Instagram e i media erano monopolizzati dall’aura di Pucci (che persino sessioni di yoga aveva cuatomizzato). Oggi, estate 2025, la storia possiamo dire che si ripete. Se avete aperto i social saprete benissimo che tutti parlano di Pucci, della suo stile e di come vesta in maniera impeccabile la stagione.

Il brand è hot e mai termine poteva effettivamente essere più adatto. Perché? Innanzitutto ci ha pensato uno dei sacri graal delle ricerche della moda; ovvero il Lyst index che, con il suo rapporto trimestrale sui brand e sui prodotti più cool del momento in base alle vendite e ricerche, ha individuato un aumento del 96% delle ricerche di capi Pucci rispetto allo scorso trimestre e un +81% sull’anno complessivo. Un risultato che già così fa dire wow, ma che fa strabuzzare gli occhi se si aggiunge anche un altro dato: quello delle vendite dei negozi che, sempre secondo Lyst, sono letteralmente schizzate intorno al 55%.

È vero, i più scettici penseranno che questa possa essere solo una campanella, solo una visione positiva sulle sorti di un brand (noto) in rapida ascesa sul mercato, sulle spiagge, sui social (what ever). Eppure c’è una seconda verità e a scattarla è Google con il suo strumento di analisi Trends, dove viene ampiamente individuato una salita con picchi di interesse nelle ricerche riguardanti Pucci.

Per i trend setter e i cool hunter la prova del nove arriva direttamente da quelle che potremmo definire Pucci girls; un tempo erano Marilyn Monroe, Jackie Kennedy, Sophia Loren, ma siccome viviamo nel qui ed ora vi rassicuriamo tutti con Naomi Campbell, Rosie Huntington-Whiteley, Beyoncé o Hailey Bieber che, per la cronaca, ha sfoggiato un custom della griffe in occasione dell’opening del suo Rhode Club a Maiorca.

Insomma sì, Pucci ha conquistato l’estate (presente, passata e probabilmente futura). La sua strategia è chiara e si basa non solo su catch eye look ma anche su un mix di esperienze ed engagement che ne aumentano l’appealing. L’evento al Bar de la Croix Rouge parigino, la texan experiece con Mytheresa, la sfilata ad aprile a Portofino ne sono una dimostrazione.

Quello che in realtà ci si dovrebbe chiedere è se l’estate sia la conditio sine qua non del successo di Pucci o se invece finalmente il parterre modaiolo sia pronto a lasciarsi alle spalle la rigida impostazione minimalista anche d’inverno. Noi confidiamo e facciamo un appello: più Pucci per le grigie strade metropolitane, più Pucci sulla metro, più Pucci contro il cielo plumbeo, più Pucci sulle piste da sci. Capri o Cortina dopotutto è solo un’altra vacanza.