Per la presentazione della FW23 di Acne Studios, Jonny Johansson ha catapultato i presenti in un’atmosfera gothic chic in cui la vera protagonista è stata la natura, immaginata e riprodotta come maligna, velenosa e antagonista dell’essere umano.

In una perfetta ed idilliaca unione tra uomo e natura, che l’antologia classica avrebbe definito “panismo“, probabilmente la collezione di Jonny Johansson non sarebbe esistita. Le modelle e i capi emergono direttamente dall’oscurità, per trovarsi immerse nella scenografia curata da Shona Heath, una foresta che trasuda sogno e magia, ma cela un’inquietudine, espressa da tonalità acide, forme decadenti e contorte, e una commistione di foglie rigogliose e lussureggianti, tenute in vita da radici velenose.

La simbologia espressa vuole rappresentare la mutevolezza della vita, l’importanza del cambiamento, da abbracciare e accettare nella sua ciclicità, ma anche le insidie che può portare in sé. Allo stesso modo, l’oscurità è un tema particolarmente caro a Jonny Johansson, poiché nei lunghi inverni scandinavi le ore di luce scarseggiano, e anche l’oscurità diventa un protagonista con cui scendere a compromessi, se si vuol proseguire con la propria giornata. Dopo il set design Dior, dunque, anche Acne Studios lascia che la scenografia conquisti i presenti.

I capi presentati sulle note di Sarahsson si collocano perfettamente in questa atmosfera tetra, la chiave del successo di una collezione, probabilmente, risiede proprio nell’alchimia che riesce a creare con l’ambiente – creativo – che abita l’estro dei designer. La palette scelta richiama le tonalità neutre della terra: toni di beige e marrone, sfumature di verde, l’acidità del giallo e del rosa, quasi esasperati nell’armonia del setting.

Le silhouette squadrate si ammorbidiscono grazie ai folti drappeggi, che donano consistenza e volume all’outfit, e fanno eco agli alberi stilizzati nella scenografia. La texture dei capi segue il concetto di panismo, sposando un’idea gothic chic dell’unione tra uomo e natura, e riportando richiami floreali, cortecce d’albero e foglie in georgette stropicciata.