Se terminare la collaborazione con Kanye West dopo le sue frasi antisemite dello scorso ottobre ha consentito ad adidas di mantenere pulita la propria immagine, di certo non possiamo dire che tale scelta abbia giovato allo stesso modo ai conti dell’azienda.

A distanza di quasi quattro mesi dalla separazione, infatti, negli scorsi giorni il CEO Bjørn Gulden ha svelato tramite un comunicato stampa la drammatica situazione finanziaria del brand, dichiarando di poter andare incontro a una perdita monstre di 1.3 miliardi di dollari in entrate e 535 milioni di dollari in utile operativo se lo stock di Yeezy esistente non dovesse essere venduto.

Inoltre, adidas ha annunciato di prevedere un calo delle vendite e un incremento nei costi per un totale di circa 214 milioni di dollari quest’anno, portando la perdita operativa dell’azienda tedesca a toccare i 750 milioni a fine 2023.

La situazione finanziaria del marchio delle Three Stripes non è florida dal 2019, secondo alcune testimonianze del Financial Times, in parte per l’eccessivo affidamento riposto nei confronti del successo dei prodotti Yeezy: basti pensare che lo scorso anno la linea di Kanye West avrebbe portato circa 1,7 miliardi di entrate, costituendo così il 7% del fatturato dell’azienda.

La soluzione per adidas potrebbe dunque essere quella di continuare a vendere le sneaker Yeezy con il proprio marchio; in caso contrario, come accennato da Gulden stesso nel comunicato ufficiale, le scarpe andrebbero comunque smaltite, e donarle in beneficenza potrebbe essere secondo alcuni la soluzione.