Thom Browne è considerato uno dei pilastri del fashion system moderno, padre di un avanguardismo stilistico che ha portato a innovative sperimentazioni nel campo dell’abbigliamento formale. Tra le sue creazioni più celebri rientrano senza dubbio i completi con pantalone a taglio corto, che il designer abbina frequentemente a scarpa elegante accompagnata da calze ad altezza ginocchio. 

Il designer statunitense è stato coinvolto nelle ultime settimane in una causa legale contro il gigante dell’abbigliamento sportivo adidas proprio per alcuni tratti caratteristici della sua uniforme distintiva: il tipico outfit è stato trasformato in oggetto di controversia dall’azienda tedesca per via del branding progettato da Thom Browne, che ricorderebbe proprio le Three Stripes di adidas.

L’avvocato del designer Robert Maldonado ha descritto il look di Browne come la sua “uniforme” da lavoro che lui e il suo staff indossano ogni giorno, oltre ad affermare che le quattro barre parallele sui calzini (che adidas sta fortemente contestando in termini di violazione di marchio registrato) rappresentano semplicemente un “elemento di branding” negli ultimi dieci anni.

Il legale ha aggiunto che “Tre strisce non sono la stessa cosa di quattro barre orizzontali”. Proseguendo poi con tali affermazioni: “Thom Browne non compete con adidas in quanto si parla di marchio di lusso contro marchio sportivo”.

Nella risposta fornita ad adidas infine, Maldonado ha fatto riferimento a un accordo che Browne e il brand tedesco avrebbero siglato nel 2007, anno in cui il rinomato designer avrebbe ricevuto il benestare del marchio per continuare ad utilizzare le strisce orizzontali.

Ed è notizia delle ultime ore che di fronte alla Corte distrettuale degli Stati Uniti di Manhattan, Thom Browne abbia scelto di indossare proprio pantaloncini e calze a strisce.