Per la terza volta, Bottega Veneta ha coinvolto Cassina per le sedute della sua sfilata.

In occasione della MFW appena conclusa, la maison ha infatti scelto un’edizione speciale dello sgabello LC14 Tabouret Cabanon, rivisitato da Cassina in collaborazione con con la Fondation Le Corbusier.

«Un oggetto pratico che è diventato una leggenda», ha detto Matthieu Blazy, direttore creativo di Bottega Veneta, che per la collezione FW24 ha scelto per il suo show un set infuocato, ispirandosi anche al Sud Italia, alla Calabria e al cactus.

È un’idea di resilienza: il cactus cresce dove non può crescere nient’altro. Vorrei che il pavimento venisse visto proprio come questo paesaggio; la sfilata potrebbe trasmettere un senso di introspezione, ma con un messaggio di resilienza e di speranza. È una prova del fuoco che viene superata. Il pavimento è bruciato dal fuoco, la cassa-sgabello è bruciata dal fuoco, il cactus in vetro di Murano è fuso al fuoco… Ciascuno di essi esibisce un’identità unica attraverso questa tecnica. 

Matthieu Blazy

Gli sgabelli LC14 sono infatti pezzi unici poiché presentano tutti una finitura di legno bruciato a mano ispirata a una tecnica tradizionale giapponese, un metodo che conferisce al legno una protezione naturale rivelando allo stesso tempo i motivi caratteristici delle venature. Le Corbusier aveva pensato lo sgabello LC14 nel 1952 per il Cabanon, un piccolo capanno in Costa Azzurra che l’architetto aveva disegnato per se stesso.

Nacque così l’LC14, da una cassa di whisky per diventare prima una seduta spartana in legno massello tinto naturale, ma anche un comodino o un tavolino, per evolversi poi in un accessorio design molto raffinato e anche maneggevole, grazie al foro oblungo presente su ogni faccia.

Una selezione di LC14 sarà esposta in un’installazione speciale a Milano durante la prossima Design Week, dove sarà anche possibile anche acquistare gli sgabelli, insieme a un nuovo omaggio su misura ispirato al design classico di Le Corbusier.