Flowers marketing: ai fashion brand piacciono i bouquet di fiori
STYLE
17 Aprile 2025
Articolo di
Camilla Bordoni
Flowers marketing: ai fashion brand piacciono i bouquet di fiori
Nel 2018 sulla passerella del Moschino ancora guidato da Jeremy Scott, Bella Hadid e Kaia Gerber solcarono la passerella vestite di un bouquet di fiori XXL. Quella sfilata è rimasta indelebile nell’immaginario collettivo del fashion system, diventando talmente iconica da far probabilmente rivalutare a molti brand l’uso segreto del “flower power”. I fiori di fatto sono sempre stati fonte di ispirazione per la moda, che nel tempo ne ha fatto muse, per ricami e pattern, o un vezzo decorativo da aggiungere sul set della passerella.
Ad oggi però i mazzi di gerbere, dalie, rose, ranuncoli&co. sono diventati qualcosa di più: ovvero una vera e propria strategia di comunicazione. Avreste mai detto che i petali potessero diventare delle armi di seduzione, perfette per raccontare lusso, romanticismo con quel tocco di effimero che il glamour adora? Un bouquet è un’esperienza, un simbolo, un gift, un content pronto a essere virale su Instagram.
In occasione di eventi come opening e release speciali o semplicemente nella cornice delle fashion week, si sa che i brand della moda fanno di tutto per attirare più persone possibili presso i loro corner magistralmente brandizzati e costruiti per il lancio di un progetto specifico. È altresì risaputo però che per creare hype attorno all’iniziativa e sedurre la massa le griffe prevedano anche il dono di un piccolo gift. Ed è così che su Instagram, oltre alle varie shopping bag (e sgabelli), avrete sicuramente avvistato i bouquet, un oggetto emotivamente romantico e senza dubbio super aesthetic usato dalle maison per coinvolgere il pubblico.
Firme come Jacquemus, Loro Piana e Prada hanno utilizzato i mazzi di fiori più di una volta e per iniziative diverse, dalle aperture di pop-up, alla realizzazione di adv. Tuttavia nella rosa, ça va sans dire, di case devote al potere del power flower ci sono anche etichette come Chloé, Fendi e Missoni che in varie circostanze celebrative hanno omaggiato i loro fan con variopinti boccioli.
Del resto dobbiamo dire che i fiori rappresentano un linguaggio universale: evocano eleganza, freschezza e lusso. E quindi perché mai le fashion house non avrebbero dovuto trasformarli in una leva di marketing raffinatissima? Nel mondo della moda, dove tutto corre veloce, il fiore è dopotutto un simbolo perfetto. E sì è vero, un mazzo di rose potrà pure appassire nel giro di in una settimana, ma di certo il ricordo della sua bellezza (e di chi ve lo ha regalato) no.
Jacquemus e il pop-up di floreal delivery 2021
Prada per la resort campaign 2020
Gucci Ancora per la design week 2024
Chloé pop-up per la Milano fashion week 2024
Missoni per festeggiare l’arrivo della primavera
Loro Piana per la Milano fashion week 2024
Prada pop-up per la fragranza Paradoxe
Fendi per la festa della mamma a Londra nel 2023
Jacquemus pop-up in South Korea nel 2023
Kenzo per il lancio di Flower Ikebana perfume nel 2023
Prada pop-up per la Milano fashion week 2023
advertising
advertising
