STYLE

30 Ottobre 2023

Articolo di

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Redazione

Perché i brand di moda scrivono sulle foto su Instagram?

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30 Ottobre 2023

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Redazione
Gigi Hadid Chanel Instagram logo scritta su foto
Chanel

Perché i brand di moda scrivono sulle foto su Instagram?

Nell’ultimo decennio, Instagram è diventato a poco a poco il social network più utilizzato dai marchi di moda per provare a raggiungere il maggior numero di persone possibili, garantendo personalizzazione e immediatezza.

Proprio per tale motivo, nel corso degli anni, Instagram si è consolidato come il social in grado di garantire un maggiore ritorno di immagine ai fashion brand. Buona parte dei profili presenti sulla piattaforma sperimentano diversi modi tramite cui postare contenuti.

Il cambiamento è sicuramente una ricchezza, nonché un sinonimo di evoluzione, ma ciò che appare chiaro è che sempre più spesso, dopo i primi che attuano una novità, coloro che fanno parte dello stesso segmento di interesse tenderanno a farla propria, soprattutto se si dimostra di successo.

Ciò, ad esempio, è avvenuto anche per il blanding, ovvero la crescente omologazione dei marchi di moda, più propensi a seguire branding con font e spaziature simili, complice anche la targetizzazione dei social media che tendono a proporti più contenuti in base agli ultimi che hai gradito.

Una delle principali tendenze che si sono diffuse su Instagram grazie ai profili dei marchi high-end è quella di apporre, sulle foto, il proprio marchio, in varie posizioni e grandezze in modo da richiamare più o meno fedelmente ciò che appare sul tag dei propri capi, ad esempio.

La nascita di una strategia semplice ma innovativa

Tutto ciò affonda le proprie radici a cavallo tra il 2019 e il 2020, anni cruciali per ciò che concerne il settore d’interesse, così come molti altri, poiché di passaggio in un momento particolarmente delicato, come quello pandemico, in cui i mercati hanno dovuto trovare risposte e risorse per superare una nuova e inaspettata sfida. Volendo andare a ritroso negli archivi delle maison, troviamo Jacquemus come precursore di questa novità.

Successivamente, questo nuovo modo di proporre la propria immagine e i propri prodotti al grande pubblico ha vissuto un periodo di stallo, con pochissimi marchi che hanno adottato questa stessa strategia. Più di recente, però, è tornato prepotente sui profili delle principali case di moda.

Il branding si conferma vincente

Come per ogni trend che si rispetti, sicuramente ha maggiore risonanza se a cavalcarlo sono marchi dalla grande portata mediatica, come nel caso di Gucci che ha svuotato il suo profilo social per il debutto del nuovo direttore creativo, Sabato De Sarno, per poi riempirlo di foto su cui spicca l’iconico lettering della maison.

Negli anni, anche Balenciaga ha portato avanti questa linea, garantendosi così un buon ritorno di immagine che sicuramente ha spianato la strada anche ad altre case di moda, come Celine, Chanel e Saint Laurent. Più di recente, invece, ad uniformarsi a questa scelta ci ha pensato Dolce&Gabbana, e Versace, che però ha utilizzato delle sottili differenze, aggiungendo bordi e riferimenti alle collezioni in oggetto, come se fossero su un magazine di moda.

La visual identity e il posizionamento del marchio ringraziano

Sebbene nessuno abbia condiviso il motivo ufficiale di questa scelta, ad alcuni non sarà di certo sfuggito il senso insito in essa: in un mondo digitale in costante corsa contro il tempo, con feed che offrono sempre più spesso solo un boccone di quelli che possono essere i nostri interessi, è importante, anzi fondamentale, che in quei pochi secondi un cui una foto intercetta il nostro sguardo riesca a fissarsi nella memoria.

E se tutti i feed si riempiono di scatti dalle passerelle, di prodotti, di campagne pubblicitarie e volti d’eccezione, come può fare un marchio a non passare inosservato? Come può distinguersi dagli altri quando, sotto l’effetto dei trend del momento, magari sempre più look e prodotti si assomigliano, soprattutto allo sguardo dei neofiti?

La risposta è più facile del previsto, e si ritrova proprio in quei loghi e marchi che hanno subito un processo di omologazione: è una scritta a rimanere impressa, è un messaggio di stile e di presenza.

Ciò che subito viene notato è proprio il marchio, che concorre, insieme ad altri fattori, a determinare l’identità visiva, nonché a fortificare la brand identity, la presenza sul social network in questione e anche la diffusione dell’immagine stessa, poiché questa, oltre a veicolare un look o un item, porta con sé una storia, quella della maison, e tutti i significati intrinsechi che questa è in grado di suscitare nel prossimo.

Anche Bottega Veneta adotta questa strategia

C’è però anche qualcuno che agisce ancora più sottilmente: nello specifico ci riferiamo a Bottega Veneta, che ormai dal 2021 ha optato per la cancellazione dei propri profili social, ma nonostante ciò riesce ad essere presente sui feed con tanto di logo sulle foto. Il marchio guidato da Matthieu Blazy comunica tutte le novità del caso tramite comunicati stampa su cui appaiono le immagini in oggetto, che attraverso i canali stampa e i social raggiungono quante più persone possibili.

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