Il lusso italiano nei top brand al mondo
LIFESTYLE
10 Ottobre 2024
Articolo di
Adele StiglianoIl lusso italiano nei top brand al mondo
Interbrand ha stilato l’annuale classifica dei Best global brands nel 2024 che svela quali sono i marchi nel mondo con il valore più alto.
Ben tre i marchi a rappresentare l’Italia nella top 100 del 2024: parliamo di Gucci al quarantunesimo posto, Ferrari al sessantaduesimo e Prada, che occupa l’ottantatreesima posizione. Nonostante Gucci sia posizionato meglio rispetto alla casa automobilistica di Maranello e a Prada, sono proprio questi ultimi due a registrare una importante crescita rispettivamente con un +21%, che con un valore dell’azienda di 13,1 miliardi di dollari fa fa di Ferrari il top rising brand dell’anno, e un +14% per la maison milanese, a differenza del marchio del gruppo Kering che ha registrato un calo del 10%.
La crescita di Prada è da attribuire ai risultati finanziari superiori alla media e alla sua capacità di costruire relazioni a lungo termine con i suoi clienti, dimostrandosi sempre più attenta a migliorare l’experience dei consumatori, anche grazie a innovazioni digitali che permettono acquisti personalizzati negli store fisici e online.
Louis Vuitton, occupando l’undicesima posizione, si conferma il migliore del settore luxury scalando tre posizioni rispetto allo scorso anno.
Il lusso mantiene un tasso di crescita simile a quello registrato l’anno scorso, pari a circa il +6,7%. Nel 2023 era +6,5%. Tuttavia, intercetta i primi segnali di un cambiamento rappresentati da una crescente disomogeneità nelle performance dei brand. Mentre alcuni continuano a ottenere risultati eccezionali come Hermès (+15%, #22) e Prada (+14%), altri affrontano rallentamenti significativi, con Burberry che esce dalla classifica e Gucci in decrescita
Lidi Grimaldi Ceo Interbrand Italia
A occupare la ventitreesima posizione c’è Chanel, al settantatreesimo posto troviamo Cartier, mentre Dior e Tiffany&Co. occupano rispettivamente la settantaquattresima e ottantanovesima posizione. Per quanto riguarda il fast fashion è Zara ad essere in positivo registrando una crescita dell’8% mentre H&M, al sessantesimo posto, resta stabile, pagando scarsa innovazione e modesti risultati economici.
Come new entry di quest’anno si registra Pandora, numero novantuno della classifica e lo sportswear registra un rallentamento in maniera sorprendente: «Sia Nike (#14) sia Adidas (#51) registrano una perdita di valore del brand, rispettivamente -5% e -6%, risentendo dell’ingresso di player che stanno accrescendo le loro quote di mercato, per esempio New balance e Under armour», ha dichiarato Grimaldi a MMF. Importante però è segnalare l’ingresso nella top 100 del primo personality brand, Jordan, alla posizione numero novantanove.
Arrivando al podio di questa classifica, il gradino più alto è occupato da Apple – nonostante abbia registrato un calo del -3% per la prima volta in vent’anni – , seguito da Microsoft e Amazon. Al quarto posto troviamo Google, poi Samsung, Toyota, Coca Cola, Mercedes-Benz, McDonald’s e Bmw a chiudere la top ten. È infatti il settore dell’automotive ad avere più marchi in classifica, ben quattordici, dato che rientrano nella Best Global Brand anche Tesla (#12), Hyundai (30#) e Kia (#86).
advertising
advertising