Il mistero irrisolto della Bugatti scomparsa
MOTORS
15 Dicembre 2025
Articolo di
Valentina AlfaranoIl mistero irrisolto della Bugatti scomparsa
Nel panorama delle grandi leggende che popolano il mondo dell’automobilismo, poche storie esercitano un fascino paragonabile a quello della Bugatti Type 57 SC Atlantic. Non è solo una questione di rarità o di valore economico: la vera particolarità di questo capolavoro meccanico e stilistico è l’assenza. Da oltre ottant’anni, infatti, uno dei suoi esemplari sembra essersi dissolto nel nulla. Perduto e mai più ricomparso, ha dato origine a una narrazione sospesa che continua a sollevare interrogativi, ipotesi e domande senza risposta, alimentando un mito destinato a crescere nel tempo.
Per chi non ne conoscesse la storia, la Type 57 SC Atlantic nasce tra il 1936 e il 1938, in un’epoca in cui Bugatti rappresentava l’avanguardia assoluta dell’ingegneria europea. A firmarne il progetto è Jean Bugatti, figlio di Ettore, fondatore della casa automobilistica, e mente visionaria il cui pregio assoluto risiede nella capacità di trasformare tecnica e stile in un linguaggio nuovo. La produzione è estremamente limitata: quattro esemplari in totale, un vero tesoro raro, accomunati da un destino fuori dall’ordinario.
Tre di queste vetture sono oggi note ai collezionisti. Una appartiene allo stilista Ralph Lauren, un’altra ha attraversato musei e collezioni private, della terza si conosce l’esistenza ma pochissimo altro. La quarta, invece, è diventata leggenda. È l’esemplare personale di Jean Bugatti, conosciuto come La Voiture Noire: l’auto utilizzata per le fotografie ufficiali, per le esposizioni e per incarnare l’essenza stessa del marchio. Un simbolo di potere creativo e sperimentazione, guidato da Jean e da una ristrettissima cerchia di piloti Bugatti.
Bugatti
Ed è qui che si entra nel mistero. Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, nel tentativo di proteggerla dalla distruzione imminente, la vettura viene caricata su un treno diretto da Molsheim verso Bordeaux. Bombardamenti, caos e spostamenti forzati segnano quel periodo; il convoglio, però, non arriverà mai a destinazione. Da quel momento, la Voiture Noire scompare. Nessun archivio ufficiale ne chiarisce il destino, nessuna testimonianza ne certifica la fine. Mai. Solo silenzio.
Nel corso degli anni, le ipotesi sul suo destino si sono stratificate senza mai trovare conferma. L’idea di una requisizione bellica, quella di un furto pianificato o di una distruzione accidentale durante i bombardamenti restano scenari possibili, ma privi di riscontri concreti. Ogni tentativo di spiegazione si arresta davanti all’assenza di prove. Ed è proprio questa mancanza di certezze a rendere la storia ancora più magnetica.
Se oggi la Bugatti Type 57 SC Atlantic riemergesse, il suo valore sarebbe senza precedenti. Le stime parlano di circa 140 milioni di euro, una cifra capace di superare qualsiasi record d’asta mai registrato. Ma il suo peso va ben oltre il mercato. Questa vettura rappresenta un punto di svolta nella storia dell’automobile: design scultoreo, materiali innovativi come il magnesio, una celebre nervatura centrale e prestazioni straordinarie per l’epoca, con velocità prossime ai 200 km/h. Bugatti ha trasformato questa assenza in un’eredità.
L’attuale Voiture Noire, prodotta in un solo esemplare e valutata oltre 11 milioni di euro, è un omaggio contemporaneo all’originale scomparsa: una reinterpretazione estrema, in fibra di carbonio e con motore W16 da 1.500 cavalli, che celebra il mito senza pretendere di sostituirlo.
Eppure, nessuna rilettura moderna può colmare quel vuoto. Finché la Type 57 SC Atlantic resterà introvabile, continuerà a essere l’auto più desiderata del mondo.
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