ACCESSORIES

2 Gennaio 2025

Articolo di

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Dario Simonetti

Gli orologi più iconici di Cartier, tra fascino vintage e design senza tempo

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2 Gennaio 2025

Articolo di

Dario Simonetti
Cartier orologi iconici storia
Robb Report/Luis “Panch” Perez

Gli orologi più iconici di Cartier, tra fascino vintage e design senza tempo

In un’epoca in cui i secondi delle nostre vite sembrano essere scanditi dall’avanzare della tecnologia, tra smartwatch, widget e segnatempo dall’aspetto sempre più moderno e futuristico, gli ultimi anni sono stati caratterizzati dal ritorno inaspettato di una tendenza dal sapore nostalgico: quella degli orologi vintage.

Semplicità ed eleganza sono tornate al centro della scena, trasformandosi in concetti di riferimento per la scelta del timepiece perfetto, e nessun altro incarna questi ideali meglio di Cartier. La maison francese, infatti, ha contribuito a scrivere la storia dell’orologeria e del design con le sue creazioni dall’estetica inconfondibile e senza tempo, diventando un punto di riferimento per molti appassionati di stile.

Ma quali sono i modelli più iconici di Cartier?

Santos de Cartier (1904)

Come vi abbiamo raccontato nel nostro approfondimento, il Santos è quasi universalmente considerato come il primo orologio da polso della storia. Nato nel 1904 su richiesta dell’aviatore brasiliano Alberto Santos-Dumont che aveva l’esigenza di leggere l’ora senza dover staccare le mani dai comandi dei velivoli che guidava, questo segnatempo è diventato una leggenda grazie alla sua cassa squadrata con angoli smussati, una novità per l’epoca, e a dettagli come le viti a vista e l’inconfondibile cabochon blu.

La combinazione di eleganza e discreta sportività ha presto trasformato il Santos in un daily watch di prestigio, perfettamente adatto a qualsiasi occasione. Declinato in diverse varianti, l’accessorio è oggi ritenuto un vero e proprio status symbol, tanto da essere diventato uno dei più amati dalle celebrities.

Santos de Cartier orologio

Cartier Tank (1917)

Dire che il Tank è con grande probabilità Il Cartier per eccellenza è tanto scontato quanto indiscutibile. Questo iconico orologio è stato ideato da Louis Cartier nel 1917, ispirandosi ai carri armati Renault impiegati dalle milizie francesi nella Prima Guerra Mondiale: tale origine è evidente sia nella forma geometrica e spigolosa della cassa, in netto contrasto con le casse rotonde di inizio Novecento, che nelle bande che circondano il quadrante, un richiamo proprio ai cingoli dei veicoli militari.

Dopo alcuni decenni di stallo, il Tank è diventato un manifesto di classe e ricercatezza grazie al contributo di Jackie Kennedy, che ne fece una signature stilistica personale. In seguito il timepiece è stato indossato da innumerevoli personalità illustri, come Lady Diana, Muhammad Ali e Andy Warhol; quest’ultimo, addirittura, lo portava al polso nonostante non segnasse l’ora, semplicemente per il suo valore estetico.

Cartier Tank

Panthère de Cartier (1983)

Il Panthère completa il trittico di classici intramontabili Cartier, segnatempo che incarnano la massima essenza della tradizione orologiaia del brand parigino. Lanciato per la prima volta nel 1983 come modello unisex, questo orologio ha rapidamente conquistato il cuore della clientela femminile grazie al suo design fluido e sensuale; quest’ultimo è appunto ispirato alla silhouette della pantera, animale divenuto un simbolo della griffe nel lontano 1914.

Caratterizzato da una cassa molto simile a quella del Santos, il Panthère si distingue soprattutto per il suo bracciale a maglia in acciaio e oro, morbido e avvolgente come il manto di un felino, che lo ha reso uno dei primi “orologi di gioielleria“. L’accessorio è stato indossato negli anni ’80 e ’90 da celebrities come Madonna, Gwyneth Paltrow e Keith Richards, prima di essere temporaneamente ritirato nel 2004; reintegrato nella collezione Cartier nel 2017, in tempi recenti il Panthère è stato avvistato al polso di Dua Lipa e Anne Hathaway, tra gli altri.

Panthère de Cartier orologio

Cartier Baignoire (1958)

Sicuramente meno conosciuto rispetto ai timepiece precedenti, il Baignoire ha però conquistato una discreta nicchia di appassionati grazie al suo ruolo di “outsider” nel panorama Cartier, dovuto al suo aspetto anticonvenzionale. Si narra che il primo orologio della maison dalla forma ellittica sarebbe stato inventato sempre da Louis Cartier nel 1906, come regalo per la granduchessa Pavlovna; tuttavia, il segnatempo comparse sul mercato solo nel 1958, inizialmente sotto il nome di “ovale cintré” e nel 1973 ribattezzato Baignoire, termine che in francese significa “vasca da bagno”.

Indossato negli anni ’70 dalle più grandi dive del cinema francese, come Jeanne Moreau, Catherine Deneuve e Romy Schneider, in seguito il Baignoire è stato reinterpretato in molteplici versioni, tra cui il Baignoire Allongé e Baignoire Débordante. Recentemente, poi, il modello è stato nuovamente messo al centro della lineup Cartier tramite una campagna con protagonista Lou Doillon, mentre icone di stile moderne come Kendall Jenner e Tyler, The Creator hanno contribuito a restituire nuovo splendore a questo speciale orologio.

Cartier Baignoire orologio

Cartier Crash (1967)

Entriamo ora nella nicchia di quegli orologi dall’aspetto unico e sopra le righe, dove il design rompe le convenzioni e diventa arte. Tra questi, il Crash è indubbiamente il primo della lista, talmente iconico da essere considerato il Cartier più ricercato. Il tratto distintivo di questo timepiece è ovviamente la sua cassa deformata, che sembra provenire direttamente da un quadro surrealista di Salvador Dalì, e che secondo la leggenda sarebbe ispirata a un Baignoire Allongée sopravvissuto a un incidente automobilistico.

Jean-Jacques Cartier disegnò così l’orologio anticonvenzionale per eccellenza, un prodotto dell’aria di ribellione che si respirava nella Londra degli anni ’60. Nel corso dei suoi quasi sessant’anni di storia, il Cartier Crash è stato prodotto in poche centinaia di esemplari, diventando una sorta di “sacro Graal” per i collezionisti, ma è solo negli ultimi anni che la sua popolarità è schizzata alle stelle: personalità come Jay-Z, Kim Kardashian, Timothée Chalamet, Tom Brady, LeBron James e Tyler, The Creator ne hanno infatti consolidato l’importanza ed il fascino attuale.

Cartier Crash orologio

Cartier Baguette Or Coulissant (anni ’40)

Tra i più esclusivi ed enigmatici orologi mai prodotti dalla maison francese, a primo sguardo il Cartier Baguette Or Coulissant potrebbe sembrare un semplice bracciale in pelle con placca dorata, dalla forma allungata o a “baguette”. Ma è proprio dietro a quest’ultima che si cela il mistero: un minuscolo quadrante nascosto, accessibile grazie a un meccanismo a scorrimento chiamato proprio “coulissant” in francese e dotato di indici e lancette a bastone in oro.

L’origine di questo segnatempo è avvolta dal mistero, e sebbene la maggior parte degli esemplari conosciuti risalgano agli anni ’40, reperire informazioni dettagliate sulle sue edizioni o sulle varianti prodotte è estremamente difficile. Tuttavia, l’insieme di queste caratteristiche lo rende senz’altro uno dei prodotti più iconici e suggestivi nel repertorio del brand.

Cartier Baguette Coulissant orologio

Cartier Cheich (1985)

Il modello Cheich è a tutti gli effetti il Cartier più raro di sempre, ed è caratterizzato non solo da un design impareggiabile, ma anche da una storia legata a valori di sfida ed eroismo. Il prezioso segnatempo si distingue per la sua cassa in oro 18 carati, pensata per replicare i drappeggi del tradizionale copricapo arabo che protegge dal sole e dalla sabbia del deserto, chiamato proprio cheich.

L’orologio è infatti nato nel 1983 come premio da assegnare al vincitore della Cartier Challenge, ovvero colui che sarebbe riuscito a primeggiare per due volte di seguito nella Parigi-Dakar, il celebre rally di motociclismo nel deserto. Purtroppo, a causa della tragica morte del fondatore Thierry Sabine, nel 1986 l’esclusiva sfida fu cancellata per sempre, e con essa la produzione dello Cheich, conquistato solo dal motociclista belga Gaston Rahier nel 1985.

Eppure il Cartier Cheich di Rahier non è l’unico esistente, perché la maison ne aveva prodotti altri tre, tutti leggermente diversi tra loro. Di questi, due sono ancora custoditi da Cartier, uno sarebbe andato perduto, mentre il quarto è stato battuto all’asta nel 2022 per 1,1 milioni di dollari. Tuttavia, nel 2023 è stata svelata l’esistenza di un quinto Cheich, realizzato in oro bianco dal brand nel 2010 su commissione del noto collezionista italiano Giorgio Seragnoli.

Cartier Cheich orologio

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