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11 Dicembre 2023

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Redazione

Cosa scrivono i brand nelle bio di Instagram?

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11 Dicembre 2023

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Central Cee cosa scrivono Brand Bio Instagram

Cosa scrivono i brand nelle bio di Instagram?

Instagram è il social network più importante per i brand, che siano marchi di moda o attinenti ad altri settori luxury, come nel caso della gioielleria e degli accessori, e pertanto, è importante cercare di sfruttare al meglio ogni feature che il social network mette a disposizione.

Ad esempio, ciascun marchio di moda ha un modo diverso per gestire il proprio feed, mentre altri marchi sfruttano strategie comunicative alternative, come nel caso di Jacquemus che ha fatto dell’immediatezza e della trasparenza un vero e proprio marchio di fabbrica.

Osservando i profili social dei principali attori del panorama high-end, però, quello che si nota immediatamente è una grandissima varietà nel modo in cui si presentano agli attuali e ai nuovi clienti, soprattutto personalizzando le proprio bio su Instagram, ovvero le informazioni testuali che appaiono in cima alla schermata una volta che si visualizza un account. Così come in passato erano i biglietti da visita a dover tramandare un messaggio, oggi ci pensano pochi caratteri sotto l’immagine del profilo a ricoprire questo ruolo.

Varie sono le macrocategorie: c’è chi predilige uno slogan, chi due parole, chi semplicemente l’indirizzo delle proprie sedi, o chi ancora preferisce che a parlare siano i prodotti presenti sul feed.

Gucci, JW Anderson e Celine ci riportano nella realtà

Cosa si trova in Via delle Caldaie, 7 a Firenze? O in Via Sant’Andrea, 16 a Milano? O ancora in Rue Vivienne 16? Ecco, questi sono solo alcuni degli indirizzi importanti nell’ambito della moda. A Firenze, ad esempio, c’è la sede storica di Gucci, con l’archivio di Palazzo Settimanni, mentre a Milano parliamo di uno dei flagship di JW Anderson, e in Rue Vivienne c’è l’headquarter di Celine.

Dunque, se il primo impatto è ciò che conta, le prime parole su cui si poggia lo sguardo sono quelle che rappresentano delle location di storica importanza, o dei flagship in Europa, come quelli di J.W. Anderson con sede sia a Milano che a Londra.

Bastano poche parole per raccontare Loewe, Valentino e Prada?

Una delle principali doti di chi deve lavorare con i social, ma anche chi si occupa del marketing in qualsiasi contesto, è di riuscire a condensare le informazioni chiave in poche parole, o quantomeno tutto ciò che possa essere necessario ad attrarre l’utenza. Questo è il caso di alcune delle maison più antiche e rinomate del panorama fashion e luxury, come Prada, Loewe, Valentino e Audemars Piguet.

Poche parole o piccole frasi ci dicono che Loewe, grazie a Jonathan Anderson, è attivo nella ricostituzione dei codici dell’artigianato e della pelletteria, mentre Valentino è attiva dal 1960 ed al momento è guidata da Pierpaolo Piccioli. Lo stesso discorso è valido per Prada, che preferisce mettere in chiaro che sin dal 1913 pensa unicamente a valorizzare l’ecosistema fashion.

Più caratteri per raccontare il carattere di Jacquemus, Rolex e Patek Philippe

Un po’ in controtendenza con gli ultimi sviluppi social, ci sono alcune maison che prediligono di utilizzare tutti i caratteri a disposizione per raccontare il proprio carattere: formalità, ironia, discorsività o slogan creati ad hoc che cambiano di stagione in stagione? Le tipologie possono essere varie, ma ognuna di queste ha un esponente di tutto rispetto.

Jacquemus, ad esempio, ama raccontarsi attraverso le sue principali passioni, come il blu e il bianco, Marsiglia, le poesie e gli anni ’80, cos’altro serve per capire le sue collezioni? Rolex e Patek Philippe, due diretti competitor, raccontano la propria mission aziendale, che è molto nota a chi li conosce già, ma è altrettanto importante per chi si imbatte nei loro profili per la prima volta.

Per Louis Vuitton e Saint Laurent l’autenticità è l’unica cosa che conta

Molte altre maison, invece, puntano all’immediatezza delle cose che realmente contano, ovvero l’autenticità. Così, per sottrazione, le bio Instagram iniziano ad essere sempre più scarne. Essere autentici ha sempre più sfaccettature, la più recente è quella in ambito social, dove gli account falsi sono all’ordine del giorno, ma nel mondo reale essere autentici vuol dire rimanere fedeli alle proprie origini.

Louis Vuitton è una delle maison di moda più importanti sul panorama internazionale, ed utilizza la formula dell’autenticità per distinguersi, così come anche Saint Laurent.

Instagram come un sito web, clicca sul link in bio di Miu Miu, Versace e Burberry

Sempre procedendo per sottrazione, l’ermetismo raffinato di alcune maison passa dallo statement di unicità all’importanza di poter essere reindirizzati su un sito web per acquistare i prodotti, è il caso Miu Miu, Versace e Burberry.

Interessante anche notare il cambio di rotta di Miu Miu, rispetto alla sorella maggiore, Prada, che invece è più diretta a narrare la storia della maison, come già osservato.

Per Balenciaga e Coperni ogni parola è superflua se sono i vestiti a parlare

Due maison completamente diverse tra loro, Balenciaga e Coperni, con due storie profondamente differenti, hanno un punto in comune: “bio silenziose”.

Se Balenciaga ha un feed gestito come un catalogo di prodotti, Coperni ha un profilo ancora più variegato e leggero, ma entrambe preferiscono tenere il campo dedicato alla biografia vuoto.

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