Jean Paul Gaultier torna al prêt-à-porter e lo fa con Duran Lantink. Dopo anni in cui la maison ha portato avanti esclusivamente la linea couture — intervallata da sporadiche capsule prêt-à-porter — affidandola a talenti che, a rotazione, sono stati chiamati a interpretare i codici della griffe, è giunto il momento di consegnare la creatività nelle mani di un direttore creativo permanente. Sarà così lo stilista olandese, fresco di premiazione all’International Woolmark Prize 2025, il primo a ricoprire questo ruolo dopo l’addio alle passerelle del fondatore, avvenuto nel 2020.

«Vedo in lui l’energia, l’audacia e lo spirito giocoso della moda che avevo all’inizio del mio percorso: il nuovo enfant terrible della moda» ha dichiarato Jean Paul Gaultier nella nota diffusa per annunciare la nomina, mostrando tutto il suo supporto a Lantink. D’altronde, osservando le creazioni del giovane stilista — che nel 2016 ha fondato il proprio marchio, ora destinato a una pausa — è facile ritrovare un fil rouge che riconduce all’irriverenza, alla provocazione e all’ironia che negli anni Ottanta hanno portato Gaultier nell’Olimpo della moda.

«Entrare nel ruolo di direttore creativo è un vero onore. Per me, Gaultier rappresenta la casa dello spirito creativo e del savoir-faire per eccellenza. È provocatoria e si spinge continuamente oltre i limiti», ha dichiarato Lantink, che svelerà la sua prima collezione prêt-à-porter il prossimo settembre, mentre la collezione couture — che seguirà quelle firmate da talenti come Chitose Abe, Glenn Martens, Olivier Rousteing, Haider Ackermann, Julien Dossena, Simone Rocha, Nicolas Di Felice e Ludovic de Saint Sernin — sarà presentata nel gennaio 2026.

Un cambio di strategia che consentirà al marchio del gruppo Puig di continuare a percorrere una strada chiara e coerente con i codici iscritti nel DNA del brand: codici da tramandare e rinnovare. Un compito che, da oggi, spetta a Duran Lantink.