Il preciso valore dell’operazione rimane tutt’oggi ignoto. Quel che si sa, però, è che la famiglia Arnault, per acquistare nel 2022 Casa degli Atellani, preziosa villa rinascimentale al numero 65 di Corso Magenta a Milano, avrà sicuramente dovuto mettere sul piatto una cifra vicina, se non superiore, ai 54 milioni di euro (questo il valore di mercato della villa al momento della contrattazione). Ora, a tre anni da una delle operazioni immobiliari milanesi più chiacchierate, secondo quanto riportato da Glitz Paris, sarebbero ufficialmente iniziati i lavori di restauro di quello che è, a tutti gli effetti, uno dei gioielli architettonici della città.

A rendere così speciale la villa, a pochi passi dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie, donata nel 1490 da Ludovico il Moro al suo cavaliere Giacometto di Lucia dell’Altella, è la suggestiva vigna adiacente al giardino, che lo stesso Duca di Milano decise di donare a Leonardo da Vinci. Il vigneto di Malvasia, l’unico al mondo ancora esistente in un centro metropolitano – omaggiato con l’intenzione di far sentire Leonardo come a casa mentre affrescava l’Ultima Cena, esattamente come tra le sue viti toscane – è stato sottoposto a un accurato recupero in occasione dell’Expo del 2015.

Dopo diversi cambi di proprietà – fino ad arrivare nelle mani dei discendenti dell’imprenditore e senatore Ettore Conti, che negli anni Venti affidò all’architetto Piero Portaluppi un importante progetto di restauro che portò alla luce diversi suggestivi affreschi – Casa degli Atellani è così entrata ufficialmente nell’immenso e sempre crescente patrimonio immobiliare (è notizia recente l’acquisto di una prestigiosa villa in Rue de Grenelle a Parigi, rilevata per 58 milioni di euro) di Bernard Arnault.

Ma a cosa porterà il restauro? Ufficialmente non esiste risposta a questa domanda. Tuttavia, se inizialmente si era parlato della possibilità di adibire la proprietà a prestigioso hotel, a ridosso della diffusione della notizia fonti vicine alla famiglia avevano fatto sapere che «Casa degli Atellani avrà uso essenzialmente privato, con una parte dedicata ad attività culturali e al pubblico».

Una tesi che sembrerebbe supportata dai più recenti rumors, che vedrebbero il patron di LVMH pronto a trasferire la propria residenza in Italia, sulla scia dei tanti miliardari che la scelgono (optando in particolar modo per Milano) sempre con maggior frequenza per godere dei benefici della Flat Tax, tassa forfettaria di 200 mila euro annuali sui redditi esteri per i nuovi residenti. Beneficio non da poco per chi fattura miliardi.