STYLE

21 Febbraio 2024

Articolo di

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Camilla Bordoni

Il chiosco è la nuova forza del fashion marketing

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21 Febbraio 2024

Articolo di

Camilla Bordoni
Loro Piana caffè chiosco fashion marketing
Loro Piana

Il chiosco è la nuova forza del fashion marketing

Fareste due ore di coda davanti a un chiosco per un mazzo di fiori? La risposta probabilmente è che l’80% di noi accetterebbe l’attesa se il premio fosse un esclusivo fashion gadget firmato, e soprattutto gratuito. Perché, è il caso di dirlo, non c’è prezzo nel tornare a casa e mettere in bella mostra un sacchetto griffato o nel postare una storia su Instagram mentre si passeggia con una lussuosa coffee cup.

D’altra parte alla moda oggi per sopravvivere al mercato non basta più sfornare collezioni e accessori vendibili. I brand hanno sempre più bisogno di affiancare ai prodotti uno storytelling che faccia rumore. Non serve una vera rivoluzione copernicana, basta una marketing strategy che, pur essendo semplice, riesca a rompere gli schemi della comunicazione classica.

Il vecchio motto “l’importante è che se ne parli” è di fatto attualissimo, perché i brand puntano a questo ma in una maniera 2.0, cercando like, repost, commenti e shares. Dopotutto la moda non deve essere la protagonista conclamata della narrazione ma solo la spalla, lasciando alla creatività l’onere e l’onore di ampliare la propria community, anche se il target non è prettamente quello di riferimento.

@selfridges The #JilSander Kiosk has set up shop at #SelfridgesLondon under the Duke St canopy, serving speciality @Batch Baby coffee alongside a curated magazine edit. We’re not one for favourites, but we hear Yellow Pages is worth a read 👀 #coffeepopup #coffeepopupshop #jilsanderkiosk #thingstodoinlondon #secretcoffeeshop #fashiontiktok ♬ original sound – Lancesavali

Appuntamento (romantico) al chiosco

Una buona operazione di marketing seduce, tanto più se esce dallo schermo e si fa trovare proprio in quel chiosco in quel punto della città dove prima o poi si passa almeno una volta. The Attico per esempio questo business love affair lo ha reso noto griffando un kiosk in via giardini a Milano, aperto in esclusiva in occasione di San Valentino. La promessa? Ovviamente uno special gift a tema con la festa degli innamorati.

Nemmeno a dirlo, il pacchetto poster+mela+tavoletta di cioccolato è andato virale sui social, soprattutto su TikTok dove si può trovare la medesima tipologia di video ma caricato da utenti diversi.

La strategia di comunicazione è quindi risultata vincente? Assolutamente sì, perché lo scopo non è la vendita del mero fashion product, ma piuttosto era quello di accrescere il proprio engagement e rafforzare la brand awareness, scommettendo anche su quella rosa di consumatori che tradizionalmente non penserebbe nemmeno di farsi un giro sull’e-shop della casa.

È l’ora di una pausa (griffata)

Assicurarsi una fila chilometrica non è mai stato così facile se il chiosco di lusso punta anche sul food and beverage. Chi resisterebbe mai al loro richiamo? Osservando le clip diffuse a macchia d’olio sui social a quanto pare davvero in pochi. «Visit our kiosk…», «ready for a visit», «our special project», sono le caption (in inglese, of course) sotto i post di maison come Loro Piana, Jil sander o Acqua di Parma che oltre a far incontrare il merchandising con un cappuccino, un gelato aromatizzato o una cake orientale, vogliono portare persone differenti a condividere insieme un’esperienza fisica validata però nell’universo digitale.

L’obiettivo è perciò la viralità dell’iniziativa, che può considerarsi raggiunto quando l’effervescente ed evanescente experience ha lo stesso ritorno in termini di reputation di un prodotto esclusivo venduto in negozio. Insomma, anche se è difficile crederlo, una foto con una tazza di caffè firmata se scattata dal creator giusto può avere un media impact value stellare.

@beatricee.diana If you’re in Milan go get your Loro Piana Mug 🤍 #loropiana #loropianamilan #milano #mfw #foryoupage ♬ pad lock – 21 Savage

Ti dimostro che la moda è democratica

Vi siete mai chiesti perché sempre più fashion brand si stiano lanciando nel segmento beauty e make-up? Semplice, perché con questi micro prodotti luxury possono arrivare al portafoglio di tutti, rendendo automaticamente il proprio marchio democratico, o comunque tentando di farlo percepire come tale.

Lo stesso discorso vale per il chiosco. Non stupisce infatti che maison come Louis Vuitton abbiano vestito edicole rendendole la location perfetta per la vendita (a un prezzo nettamente inferiore delle borse, ça va sans dire) delle sue edizioni di guide cartacee. O ancora Hermès con i suoi gazebo arancioni. D’altra parte il fine ultimo del fashion kiosk è anche questo: rendere meno visibile la distanza tra il brand e i consumatori di fascia media. Proprio come successo con Prada, che tramite i suoi chioschi floreali sparsi in città come Milano, New York, Parigi o Dubai ha dato a chiunque un vaso di fiori da mettere sulla libreria.

Perché è vero, molti di loro non andranno a strisciare la carta in negozio, ma quelle due ore di coda per uno special gift brandizzato l’hanno fatta, assicurando così all’azienda se non il proprio portafoglio almeno un post su Instagram.

@matimiaa Ne valeva la pena? No. Lo rifarei? Si #pradaflower ♬ Circus – Color Clownies
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