Ogni tanto, il tempo restituisce pezzi di storia che si credevano perduti o dimenticati. Alcune automobili, in particolare, con il passare degli anni diventano testimonianze vive di un’epoca e di un’estetica ormai lontana, acquistando un valore storico pari a quello di vere e proprie icone culturali. Dopo il recente ritrovamento della Ferrari 512 TR di Michael Jordan, dunque, un nuovo esemplare fino ad oggi rimasto nell’ombra torna a scaldare il cuore dei collezionisti, in una storia che ha davvero dell’incredibile.

Nelle scorse settimane, infatti, quella che doveva essere una consueta perizia immobiliaria ha riportato alla luce una rarissima Lamborghini Miura SV del 1972, nascosta per decenni all’interno di un garage del Nord Italia oggi in rovina. Le immagini, che ritraggono un’auto ancora in perfette condizioni circondata da palazzi fatiscenti, hanno indubbiamente un’aura poetica e surreale. Non a caso hanno immediatamente fatto il giro del web, accendendo i riflettori sul passato di questo gioiello.

L’elegante vettura fu acquistata nel 1975 per 7,5 milioni di lire — l’equivalente di circa 11 mila dollari all’epoca — da un proprietario rimasto anonimo. Che fosse per attaccamento personale, spirito collezionistico o ragioni ereditarie, per oltre quarant’anni l’uomo rifiutò ogni proposta d’acquisto, respingendo sistematicamente qualsiasi offerta e custodendo la macchina con estrema cura. Proprio questa dedizione ha permesso all’auto di conservarsi intatta, al punto da rendere superfluo qualsiasi intervento di restauro e conferendole oggi un valore difficilmente quantificabile.

Questa Lamborghini, però, non è solo straordinaria per la sua storia singolare o per lo stato di conservazione impeccabile. L’esemplare ritrovato è infatti la settima ultima Miura mai prodotta, dettaglio che aggiunge ulteriore rarità a un’auto già appartenente a un ristretto gruppo di 150 unità come la Miura SV. La vettura, inoltre, è impreziosita dalla livrea esterna color “Bruno Metallizzato”, applicata solo su un altro veicolo uscito dagli stabilimenti di Sant’Agata Bolognese. Il quadro estetico è completato dagli interni “Pelle Avana” e dai dettagli dorati, che esaltano ulteriormente l’eleganza senza tempo del modello.

Come accennato, la Miura SV non verrà restaurata, mentre la decisione sul suo futuro rimane ancora avvolta nel mistero: potrebbe essere messa all’asta o trovare spazio in una prestigiosa esposizione museale. Qualunque sia la scelta, è molto probabile che si compiano tutti gli sforzi necessari per mantenerla in Italia, a testimonianza dell’eccellenza automobilistica nazionale e della storia che questa leggenda su quattro ruote rappresenta.