FOOD & BEVERAGE

19 Maggio 2025

Articolo di

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Dario Simonetti

Cenare tra le stelle sulla Tour Eiffel

FOOD & BEVERAGE

19 Maggio 2025

Articolo di

Dario Simonetti

Cenare tra le stelle sulla Tour Eiffel

Con i suoi boulevard alberati e le luci che si riflettono nella Senna, Parigi è una città che va ammirata dall’alto. Dalla collina di Montmartre, dall’Arco di Trionfo o dalla cupola del Pantheon: ogni punto sopraelevato della Ville Lumière restituisce una prospettiva unica della sua bellezza. È però dalla Tour Eiffel che la capitale francese offre il suo volto più magico, e proprio l’iconico monumento consente di arricchire quella vista di un’esperienza che va oltre la semplice immagine.

Al secondo piano dello storico edificio inaugurato nel 1889, infatti, il ristorante Le Jules Verne rappresenta una delle destinazioni gastronomiche più affascinanti della città, impreziosita da due Stelle Michelin. A 125 metri dal suolo, l’insegna è la seconda più alta di tutta Parigi, ed è in grado di sfruttare una location senza eguali per omaggiare con il dovuto prestigio uno dei pilastri della cultura d’Oltralpe: la cucina.

Aperto nel 1983, Le Jules Verne ha ricevuto il primo sigillo della Guida Rossa già nel 1984, sotto la guida dello chef Louis Grondard. Negli anni successivi, le redini della cucina sono passate prima nelle mani di Alain Reix, nel 1992, e poi in quelle di Alain Ducasse, nel 2007, senza mai far perdere prestigio al ristorante. Dopo aver chiuso nel 2018, poi, il ristorante ha riaperto nel 2019 in onore del 130esimo anniversario dall’inaugurazione della Tour Eiffel, completamente rinnovato e con una nuova firma ai fornelli: lo chef Frédéric Anton, già tre Stelle Michelin al Le Pré Catelan e vincitore del titolo di Meilleur Ouvrier de France nel 2000.

Grazie all’importante restauro firmato dall’architetto e interior designer Aline Asmar d’Amman, gli ambienti del locale sono oggi caratterizzati da un’estetica che unisce elementi industriali e intricate lavorazioni in metallo. Bianco perla, grigio e nero sono le tinte dominanti, con dettagli in argento e oro e sfumature blu e verdi che richiamano i colori della Senna e delle strade di Parigi. Gli arredi, quasi tutti disegnati da Asmar d’Amman e dal suo studio, omaggiano le curve della Torre e la sua storia, e tra sedie in metallo e soffitti dai motivi astratti c’è anche spazio per dei preziosi tavolini custom incastonati con pietre colorate, un regalo di Karl Lagerfeld al ristorante.

Per quanto la bellezza degli interni e l’unicità della location diano il loro importante contributo, però, è la cucina di Frédéric Anton a rendere l’esperienza al Le Jules Verne davvero speciale. L’approccio raffinato e innovativo del suo chef, infatti, ha permesso al ristorante di riconquistare nel 2020 la Stella Michelin, aggiungendo per la prima volta nella sua storia il secondo sigillo nel 2024.

Per la creazione dei suoi piatti, Anton trae ispirazione direttamente dalla Tour Eiffel e dalla Parigi del XX secolo, creando composizioni evocative che sembrano interagire con la stessa architettura del monumento. Tra le specialità della casa spiccano soufflé di capesante con salsa Dieppoise e caviale Oscietra, animella di vitello caramellata alla grenoblese e aragosta aromatizzata con vaniglia, zephyr di mela e olio d’oliva. L’offerta gastronomica si articola in due percorsi degustazione, da 5 o 7 portate, al prezzo di 290 e 320 euro.

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