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9 Febbraio 2023

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Redazione

Lustrini, strass e paillettes, a Sanremo per brillare

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9 Febbraio 2023

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Redazione
Lazza Missoni Paillettes Sanremo 2023

Lustrini, strass e paillettes, a Sanremo per brillare

Nonostante i lustrini, le paillettes e gli strass siano sempre più presenti sui look quotidiani, casual e trendy, o anche sulle passerelle più importanti, è nel periodo sanremese che le luci sono tutte su di loro: e riflettono benissimo! Sin dalla prima serata di questa edizione, infatti, Amadeus sale sul palco con un look arricchito da paillettes: non solo condottiero del festival dunque, ma anche della direzione stilistica in gara. Saranno molti infatti i Big che seguiranno le sue orme, ma andiamo per gradi.

Brillantezza e capacità riflettenti sono le caratteristiche costituenti di questi piccoli e multiformi dischetti in poliestere riciclato. Gli strass sono stati protagonisti secondari delle mise presentate all’Ariston sin dalla prima edizione, nel 1951, con Nilla Pizzi che li portava su un lungo abito bianco. Nel 1984 sarà Patty Pravo a lasciare tutti a bocca aperta per la sua personalissima interpretazione di “Bambola”, in uno stile da geisha, con un abito in orton – una maglia metallica – creato da Gianni Versace. Degno di nota anche l’abito di Antonella Clerici negli anni 2000, in organza con migliaia di cristalli Svarowski applicati. Paola & Chiara nel 2005, paladine del casual chic, portano un look che mischia denim e strass firmato Dolce&Gabbana. La vincitrice di Sanremo nel 2012, Emma Marrone, ha indossato un elegante vestito nero firmato Roberto Cavalli, composto da un bustier con gonna lunga, spacco vertiginoso e… paillettes! È Michelle Hunziker la vera regina dei lustrini alla conduzione, nonostante anche la Clerici si sia difesa molto bene, li sfoggia in prima e ultima serata, in due look firmati Armani Privé da mozzare il fiato.

Per la controparte maschile, il suo erede naturale, è sicuramente Amadeus. Sin dal suo primo anno all’Ariston ha scelto la sartoria napoletana di Gai Mattiolo, che del completo ne ha fatto una tela su cui declinare varie versioni di eleganza con revers a lancia, collo sciallato, monopetto, e una variegata gamma di fantasie. Se nel 2020, su 16 completi, abbiamo ammirato quello con pagliuzze dorate, e il paltò doppio petto grand soireè con paillettes tono su tono, negli anni a venire i completi brillanti hanno acquisito sempre più charme, diventando quasi la firma delle sue edizioni. Nel 2021 questo stile diventa sempre più presente, coinvolgendo anche Fiorello e Matilde De Angelis, presente anche quando ha co-condotto assieme a Zlatan, e in occasione della serata di sabato, quando ha cambiato più outfit ma uniti dallo stesso sfavillio.

Variano gli interpreti ma la trama si ripete anche nel 2022, sino ad arrivare all’attuale edizione, in cui il nostro Eroe dei Lustrini può finalmente interpretare una messinscena (teatrale, che sia ben chiaro) in cui buona parte della kermesse musicale segue la sua bacchetta da direttore di stile, sposando la causa paillettes, strass e look stroboscopici. Sono per lo più i giovani a condividere le sue scelte stilistiche, indicatore di come la chiave del suo successo sanremese derivi da una forte idea di rinnovamento portata all’Ariston: Lazza in completo Missoni, LDA, i Modà di Kekko Silvestre con motivi romboidali sul gilet, l’iconico Gianni Morandi un po’ sottotono, sfoggiandoli solo sui bordi della giacca e sul papillon, Gianluca Grignani che ne fa una decorazione su spalle e gambe, Blanco, Mr. Rain e i Cugini di Campagna.

Mr.Rain GCDS bozzetto Giuliano Calza Sanremo 2023

Lazza Missoni Sanremo 2023 Bozzetto Filippo Grazioli

Per quanto riguarda il gentil sesso, la percentuale scende drasticamente, ma si tratta comunque di una compagine ben capitanata dalle co-conduttrici, impeccabili e risplendenti, accanto a Paola & Chiara, due coppie di donne che hanno guidato le scelte stilistiche in queste prime due serate. Grande ritorno anche per Giorgia, che sposa il romboidale come Kekko Silvestre, e li sfoggia con carattere; decisamente meno evidenti, ma presenti, anche sulla giacca di Madame, e sull’abito lungo di California dei Coma_cose.

Dopo il successo riscontrato da Amadeus, è chiaro che questi piccoli tocchi di luce portano un significato che va ben oltre il visibile e il visibilio: identificano il trionfo di un grande cambiamento, che è passato subliminalmente per oltre settant’anni, con piccoli sprazzi di iniziative sovversive mostrate dalle esibizioni e dalle mise, ma che solo attualmente si sta affermando. Una nuova idea di eleganza che si muove lungo una storia, quella dei lustrini, che va dagli antichi Egizi ad oggi, ma che trasmette un senso di trionfale successo, di status simbolico di forza, ed anche di scaramanzia, proprio per la loro proprietà riflettente. Questi piccoli dettagli che attirano immediatamente l’attenzione, catalizzano le risorse sulla performance, sul qui ed ora, e rispecchiano la voglia di eccellere, brillare e farsi ricordare. Ebbene, brillate allora!

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