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11 Dicembre 2025

Articolo di

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Giorgia Monti

Come sono nate le maison di moda più storiche?

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11 Dicembre 2025

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Giorgia Monti
Gucci store Roma 1938 Maison di Moda storiche nascita

Come sono nate le maison di moda più storiche?

Quando parliamo delle maison più prestigiose del mondo della moda ci vengono subito in mente nomi come Louis Vuitton, Chanel, Fendi, Gucci o Balenciaga. I marchi che oggi vediamo sfilare in passerella e seguire i trend, sono gli stessi che hanno dato vita al significato stesso di tendenza. Perché spesso le maison più prestigiose e amate oggi, sono anche le più antiche

Parliamo di brand che hanno una storia centenaria alle spalle e in alcuni casi il loro anno di fondazione risale addirittura alla prima metà dell’Ottocento. Quelli che oggi sono i colossi del lusso, tempo fa sono nati dal nulla: per passione, tradizioni familiari o ambizioni artistiche. Ma le loro origini spesso sono poco note. Ad esempio, non tutti sanno che diverse maison di moda non sono nate per produrre abbigliamento, ma è stato introdotto successivamente (in alcuni casi anche molti anni dopo). Oppure che nel corso della loro storia sono state chiuse anche per diverso tempo, per poi essere riaperte dai fondatori stessi o da proprietà che le hanno rilevate. 

Al giorno d’oggi siamo tutti aggiornati sulle ultime news del settore, dal nuovo direttore creativo al CEO che ha preso le redini dell’azienda, c’è un susseguirsi continuo di rumors, tanto da intercettare in largo anticipo notizie che usciranno mesi dopo. Eppure, nonostante la moltitudine di informazioni che conosciamo sui brand oggi, cosa sappiamo del loro passato? È arrivato il momento di scoprire quando e come sono nate le maison di moda più storiche

Hermès (1837)

Una delle maison del lusso più prestigiose al mondo è nata per produrre bardature, selle e attrezzature per l’equitazione. Tutto inizia quando il piccolo artigiano Thierry Hermès, dopo aver lavorato come apprendista in una bottega a Pont-Audemer, in Normandia, decide di spostarsi a Parigi e mettersi in proprio. Nel 1837 apre il primo laboratorio che porta il suo nome e il celebre logo, il “Duc Attelé”, simboleggia proprio la tradizione equestre su cui si fonda la maison: un fantino e una carrozza trainata da un cavallo. Il primo capo d’abbigliamento firmato Hermès nasce solo nel 1925, un giubbotto da golf maschile, e quattro anni più tardi viene disegnata la prima collezione femminile da Lola Prusac. 

Loewe (1846)

Tutto inizia a Madrid nel 1846 per mano di un gruppo di artigiani spagnoli che fonda un collettivo di pelletteria. Anni dopo Heinrich Loewe Roessberg, pellettiere di origine tedesca stabilitosi in città, rimane colpito dalla loro maestria artigianale e decide, nel 1872, di prendere le redini dell’azienda che viene ribattezzata in “E. Loewe”. Il marchio si specializza nella produzione di accessori e pelletteria e acquisisce un interesse notevole, tanto da diventare fornitore della Corona Reale spagnola, oltre che di star internazionali. Ma è solo nel 1960 che viene presentata la prima collezione ready-to-wear femminile e inizia l’espansione a livello internazionale. 

Louis Vuitton (1854)

Nel 1837 il sedicenne Louis Vuitton decide di voler cambiare la sua vita e di diventare un artigiano. Lascia la città d’origine, si mette in marcia e arriva a piedi fino a Parigi dove inizia a lavorare come apprendista da Monsieur Maréchal: per ben 17 anni si occupa della creazione di valigie e bauli personalizzati che vengono apprezzati notevolmente dai clienti.

Visto il successo dei suoi lavori decide di fondare nel 1854 la sua prima valigeria parigina in rue Neuve des Capucines. Crea prodotti di pelletteria lungimiranti che attirano clienti da tutto il mondo e anche numerose imitazioni – non a caso ancora oggi è uno dei marchi più contraffatti. Per vedere la prima collezione moda e la prima sfilata bisognerà attendere l’arrivo di Marc Jacobs nel 1997.

Burberry (1856)

Il ventunenne Thomas Burberry, apprendista di un commerciante di tessuti, apre il suo primo negozio nel 1856 nel sud dell’Inghilterra con l’obiettivo di creare un tessuto traspirante che consenta alle persone di muoversi liberamente. E così nel 1879 introduce il gabardine, un tessuto in lana, cotone o fibre miste con cui realizza cappotti e abiti pesanti che si adattano perfettamente al clima britannico poco mite. E se dopo undici anni decide di brevettarlo, all’inizio del Novecento nasce il logo del Cavaliere Equestre e successivamente il trench e il Burberry Check. 

Lanvin (1889)

Jeanne Lanvin ha appena compiuto 22 anni e, dopo aver terminato il suo apprendistato presso la bottega di Madame Félix, apre a Parigi il suo primo negozio di cappelli nel 1889. Successivamente si sposta sulla prestigiosa rue du Faubourg Saint-Honoré e dà vita al brand attuale. Si focalizza sull’abbigliamento femminile e in breve tempo attira subito una vasta clientela. Il punto di svolta arriva con la creazioni di abiti coordinati da far indossare a madre e figlia che in breve tempo conquistano tutta la città. Durante gli anni ’20 raggiunge anche il mercato della profumeria e diventa la prima stilista parigina a lanciare una linea di abbigliamento maschile su misura.

Chanel (1909)

Anche la storia scritta da Coco Chanel non inizia esattamente con l’abbigliamento. Nel 1909 apre una boutique al 21 rue Cambon di Parigi con l’insegna Chanel Modes, specializzata nella produzione di cappelli, che vengono indossati dalle star francesi più importanti dell’epoca.

Poco dopo apre una prima boutique a Deauville e poi a Biarritz in cui inizia a vendere la sua prima linea di vestiti sportswear in jersey. Nel 1939 chiude la maison a causa della Seconda guerra mondiale e, nonostante continui a produrre profumi e accessori, la fondatrice decide di andare via da Parigi e di cedere tutti i diritti del marchio. Fa il suo ritorno in grande stile solo nel 1954 con un maxi evento-sfilata dopo aver riacquisto l’azienda. 

Prada (1913)

La maison italiana, originariamente nota come “Fratelli Prada”, viene fondata nel 1913 dai fratelli Mario e Martino Prada all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. La famiglia è specializzata nella produzione di pelletteria di lusso – valigie, bauli, borse da viaggio – realizzata a mano. Ma vengono venduti anche oggetti da boutique perfetti per l’arredamento. Il prestigio aumenta quando sei anni dopo diventa fornitore ufficiale della Casa Reale dei Savoia e un punto di riferimento per l’aristocrazia di tutta Europa. Passeranno molti anni prima del passaggio di proprietà a Miuccia Prada che solo dal 1988 introduce il brand al ready-to-wear.

Balenciaga (1919)

Cristóbal Balenciaga si avvicina alla moda da giovanissimo: a 12 anni lascia la scuola per iniziare a lavorare come assistente sarto. Conquista subito una notevole notorietà e le sue creazioni vengono indossate da nobildonne spagnole. Tanto che nel 1919 decide si aprire la prima boutique di haute couture a San Sebastian, in Spagna, e dopo poco tempo arriva a vestire la famiglia reale. Nel 1937 si sposta a Parigi, al 10 di rue George V, dove presenta la sua prima collezione.

Nel giro di poco tempo viene consacrato dalla stampa internazionale e riconosciuto come uno degli stilisti più interessanti. Non tutti però sanno che prima della scomparsa del fondatore nel 1972, la maison era stata chiusa nel 1968 e rilanciata solo dopo otto anni.

Gucci (1921)

Nel 1898, a 17 anni, Guccio Gucci emigra a Londra in cerca di fortuna e viene assunto come facchino al Savoy Hotel. Rimane affascinato dalla valigeria degli ospiti più prestigiosi e, dopo essere tornato in Italia, si stabilisce a Firenze dove nel 1921 fonda il suo omonimo atelier in via della Vigna Nuova in cui vende valigie in pelle, articoli da viaggio e per l’equitazione. Negli anni a venire la maestria artigianale rivive anche attraverso borse, scarpe e accessori che in poco tempo diventano un emblema del marchio e catturano il jet set internazionale. Il ready-to-wear arriva a metà degli anni ’60 e nel decennio successivo viene aperto il primo negozio di abbigliamento a New York. 

Fendi (1925)

All’inizio del Novecento viene aperta una boutique a Roma, in via del Plebiscito, che produce borse e pellicceria. La proprietaria è Adele Casagrande e, dopo essersi sposata con Edoardo Fendi, nel 1925 nasce la maison di moda. Con il passare del tempo la loro fama si consolida sempre di più ma dal 1946 le redini della maison passano completamente nelle mani delle cinque figlie dei fondatori: Paola, Anna, Franca, Carla e Alda. Ognuna di loro occupa mansioni diverse e nel 1965 entra in azienda un’altra figura fondamentale che si occuperà degli accessori: Karl Lagerfeld. Il designer rimane nella maison per 54 anni e, tra le varie invenzioni, introduce l’abbigliamento nel 1977

Schiaparelli (1927)

La fondatrice di una delle maison di moda più famose al mondo in realtà non sognava di diventare stilista bensì poetessa, ma venne ostacolata dalla famiglia. E quindi, dopo essersi avvicinata alle avanguardie artistiche a New York, passa alla moda a Parigi. Dopo essere stata rifiutata in un atelier affitta un piccolo appartamento in rue de Seine dove disegna i suoi primi capi. Elsa Schiaparelli ottiene subito molto successo e quindi nel 1927 si trasferisce in un laboratorio più grande al numero 4 di rue de la Paix dove nasce la maison omonima. Viaggia magistralmente tra prêt-à-porter, haute couture e ispirazioni trasversali. Incredibilmente chiude la maison nel 1954 e viene rilanciata solo nel 2012

Ferragamo (1927)

Da un piccolo paese in provincia di Napoli, Salvatore Ferragamo espatria negli Stati Uniti da giovanissimo dove lavora come artigiano in una fabbrica di scarpe. Si sposta in California e poi a Hollywood dove ottiene l’appellativo di “Calzolaio delle stelle”. Dopo l’incredibile successo ottenuto oltreoceano, torna in Italia e si stabilisce a Firenze dove apre il suo primo negozio nel 1927, ovviamente specializzato in scarpe. Salvatore guida l’azienda fino al 1960, anno in cui muore, e la moglie Wanda prende le redini insieme ai figli. Solo a partire dal decennio successivo inizia l’espansione verso le linee di abbigliamento e la creazioni di total look.

Balmain (1945)

Durante gli anni del dopoguerra Pierre Balmain decide di riprendere in mano la sua vita e la sua libertà. Dopo aver lavorato presso l’atelier di Lucien Lelong, anche al fianco di Christian Dior e Hubert de Givenchy, nel 1945 sceglie di mettersi in proprio per concentrarsi su uno stile femminile audace e originale. Allestisce il suo studio all’interno di uno spazio che era stato requisito dai nazisti durante l’occupazione e già lo stesso anno nasce la prima collezione. Veste aristocratiche europee e dive internazionali, realizzando anche i costumi di numerosi film cult. Conduce la maison fino alla sua morte, nel 1982, ed è solo con l’arrivo di Oscar de la Renta negli anni ’90 che Balmain torna al successo.

Celine (1945)

La maison parigina famosa per i suoi abiti e accessori di lusso nasce come boutique di calzature su misura per bambini. Fondata nel 1945 da Céline Vipiana e suo marito, Richard. Solo a partire dagli anni ’60, visto il successo, la coppia amplia l’offerta e lancia una collezione di scarpe da donna e una linea sportiva di prêt-à-porter femminile, a cui fanno seguito profumi e accessori. Ma a cambiare davvero le sorti della maison è l’acquisizione da parte di LVMH nel 1996: un anno dopo Vipiana lascia il suo incarico di designer e la direzione creativa passa nelle mani di Michael Kors.

Dior (1946)

Dopo aver lavorato come illustratore per celebri case di moda e giornali, essersi arruolato nell’esercito e essere stato assunto presso l’atelier di Lucien Lelong, nel 1946 Christian Dior fonda la maison omonima a Parigi, al numero 30 di avenue Montaigne, insieme all’imprenditore Marcel Boussac. L’anno successivo presenta la sua prima collezione, poi rinominata dalla stampa “New Look”. In breve tempo fa il suo debutto nel mondo della profumeria, porta il prêt-à-porter femminile a New York e sfila a Londra davanti alla famiglia reale. In pochi anni il fondatore ottiene un successo incredibile in tutto il mondo, purtroppo però muore nel 1957, lasciando l’eredità della maison al suo assistente Yves Saint Laurent.

Givenchy (1952)

Hubert de Givenchy, proveniente da una famiglia aristocratica, arriva a Parigi dalla provincia di Beauvais per formarsi alla Scuola nazionale superiore delle belle arti. Successivamente inizia a lavorare come apprendista negli atelier di stilisti come Lucien Lelong ed Elsa Schiaparelli, per poi debuttare con la sua prima collezione e fondare la maison omonima nel 1952 a soli 25 anni. L’eleganza dei suoi capi viene apprezzata subito, tanto da attirare anche l’interesse di Audrey Hepburn, che vestirà per anni sia nella vita privata che sul set dei suoi film più famosi. Il fondatore segue la maison fino al 1988, anno in cui sceglie di ritirarsi a vita privata e vendere a LVMH, che affida la direzione creativa a John Galliano

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