Un cucchiaino, una tea bag, una carta di credito, un disegno fatto da un bambino, no non sono solo oggetti che possono trovarsi nelle vostre case ma inviti e gift di sfilate e mostre di Maison Margiela e chi li possiede può vantare di avere una collezione davvero alla moda! Come saprete, il fashion system agogna essere ammesso a un evento griffato ma per assistervi, come ad un happening che si rispetti, serve il biglietto d’ingresso. Gli inviti sono il ticket di accesso del glamour ma non solo, perché di fatto rappresentano l’assaggio visivo e tattile di ciò che il pubblico vedrà.

Le maison hanno capito da tempo l’importanza di quell’oggetto che si fa contemporaneamente veicolo di narrazione e arma di marketing emozionale in grado di scatenare rumors, aumentare l’hype dello spettacolo. E tra le griffe, se c’è un brand che ha saputo spingere questo concetto all’estremo, elevando l’invitation a forma d’arte fuori dagli schemi, è proprio la griffe in seno ad Otb e fondata da Martin Margiela

Vi diciamo subito (anche se lo saprete già) che gli inviti (e gli eventuali gift) della firma non sono mai convenzionali, dal momento che più di tutto vogliono simboleggiare frammenti di un pensiero concettuale più grande che rimane misterioso quanto basta fino allo show o la presentazione stessa, rivelando la sua coerenza solo a posteriori. Potremmo nominarvi tanti oggetti, alcuni davvero unusual come la tavoletta tesserata o un foglio bianco in cui si può leggere il contenuto solo illuminandolo con una apposita penna, quasi fosse un messaggio segreto. Sta di fatto che l’invito di Margiela fa sempre già parte della performance. Sancisce il preludio, dilata l’attesa con una nota poetica.

La forza degli inviti e dei doni di Margiela però sta anche nella loro capacità di farsi ricordare, di generare una sorta di “effetto reliquia”. Giornalisti, buyer ed insider della moda li conservano infatti gelosamente, consapevoli di avere tra le mani items destinati a vivere molto più a lungo di una sfilata e di una exhibition. È così che il brand è riuscito negli anni a trasformare un dettaglio alla apparenza marginale in uno strumento di brand awareness (artigianale) oltre che di culto. Dopotutto l’invito sul giornale in stile annuncio della SS 89 è un esempio lampante.

Quindi che dire dei fashion invites di Margiela? Che siano dei CD, dei puzzle o delle mini televisioni è certo che riceverne uno è già un’esperienza. Perché quel pezzo che per esempio dà diritto ad avere un sit più o meno vicino alla pedana è esso stesso un accessorio dello show, un prologo stilistico per così dire. O, meglio ancora, un pezzo di un mondo e di un immaginario estetico che si fa portavoce di qualcosa di più della data e dell’orario scritto sopra. Ed ora eccovi quelli che secondo noi sono gli inviti e i gift più artsy di Maison Margiela

Il cucchiaino della sfilata Artisanal 2025

Il piatto della SS 2006

L’acrylic stencil della SS 2011

Il cubo di Rubik per l’opening store di Omotesando

La carta di credito della FW 2006

La CD compilation della SS 2008

Lo sliding puzzle della FW 2010

La tea bag per la mostra a Pechino nel 2008

Il laser point della FW 2021

L’annuncio sul giornale della FW 1989

Il braccialetto da ospedale della SS 2007