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24 Aprile 2023

Articolo di

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Redazione

La giocosità e il mohair di Marni spopolano tra la Gen Z

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24 Aprile 2023

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Redazione
Marni Gen-Z Ghali
ELISA TRENTO

La giocosità e il mohair di Marni spopolano tra la Gen Z

Marni nasce a Milano nel 1994 dall’idea artistica di Consuelo Castiglioni, designer svizzera. Sempre sopra le righe e oltre gli stereotipi, segue una sua ideologia di sperimentalismo giocoso sin dalla fondazione del marchio. Tratto distintivo, oltre ciò, è il mohair

La carriera inizia all’interno di una pellicceria di famiglia, e questo è possibile coglierlo proprio nel modo in cui valorizza il tessuto prediletto, le fibre di mohair, capace di reinventarsi in modo moderno. Lo stile di Marni è bohémien, ispirato all’arte, e vede la moda come un mezzo di espressione personale. L’estetica è, dunque, immediatamente riconoscibile e, allo stesso modo, imprevedibile ed eclettica. Le collezioni sono caratterizzate da un mix di stampe e tessuti sovrapposti, che interagiscono giocosamente con toni neutri come il nero, il beige e il verde, arricchiti da sfumature di giallo, fucsia, blu e rosso su tagli morbidi, caratterizzati da asimmetrie e volumi extralarge

Anche gli accessori e i gioielli subiscono questo restyling geometrico ed esagerato, grazie all’uso di materiali come legno intagliato e plastica sagomata.

Nonostante il marchio Marni abbia in Milano la sua città natale, l’estetica del brand non è simile ai contemporanei massimalisti, né un ritorno al sartoriale italiano, ma anzi, raccoglie in egual misura sia rispetto che curiosità, nel solco della costanza, negli anni. 

Non è la nostra filosofia essere una cosa in una stagione e poi affermare il contrario nella prossima - questo è ciò che piace alla gente del marchio Marni.

Consuelo Castiglioni

Consuelo Castiglioni

Nel 2012 il marchio viene acquisito dal gruppo OTB di Renzo Rosso, fondatore di Diesel, e da qui ha iniziato ad affacciarsi al mondo streetwear contemporaneo, a sancire ciò ci ha pensato la Capsule Collection in collaborazione con H&M. L’arte è un elemento fondamentale del viaggio Marni, e infatti anche nel 2015, in occasione della Biennale di Venezia, è stata presentata l’installazione di “Becoming Marni”. 

La stravaganza di Francesco Risso

Nel 2016, la direzione creativa è stata affidata a Francesco Risso, che in precedenza ha lavorato con Anna Molinari, Alessandro Dell’Acqua e Prada. Lo stilista ha contribuito alla diffusione del marchio, continuando però ad interpretare la moda come un viaggio nell’arte dell’espressione di sé ed omaggiando l’artigianato e la cura di materie prime pregiate, rimanendo però fedele alla propria storia e al proprio status, conquistato negli anni. 

Francesco Risso vuole mescolare un senso infantile di ingenuità, con un’audacia quasi grunge da esprimere su una vasta gamma di modelli, che affonda le proprie radici nella sua infanzia, dove si dilettava a ritagliare i vestiti delle proprie sorelle per creare nuovi item, un’ideologia patchwork particolarmente curiosa ma che già portava in sé il seme della creatività. 

Il suo debutto è per la passerella di febbraio 2017, dove non ha ricevuto i riscontri positivi sperati, poiché gli addetti del fashion system erano ancora ancorati all’idea di Consuelo Castiglioni.

Solo per la SS18 ha finalmente ricevuto le approvazioni che meritava, presentando una collezione ispirata ai giardini inglesi e a Tim Burton, tagliando e ri-avvitando silhouette, riprendendo motivi d’archivio quale quello floreale, espressi su plaid, tessuti in cavallino, taffetà e satin duchessa. Una sartorialità elevata alla massima potenza, curiosa, sfidante e meravigliosa

Il suo approccio innovativo prosegue, quando nel settembre 2021, per la SS22 ha deciso di vestire l’intero pubblico della passerella, in un’impresa mastodontica che ha richiesto più di una settimana. 

Quella, per me, è stata la parte migliore di quello spettacolo, mi piace incontrare davvero tutti, e ho capito il significato di ciò che facciamo alla fine della giornata, che in realtà è fare vestiti per le persone.

Francesco Risso Direttore Creativo Marni

Francesco Risso

Direttore Creativo Marni

Iconico anche lo spettacolo della FW22 quando, a Milano, ha voluto esporre alla luce del sole le fragilità dell’anima, e la forza riparativa che si può trovare nei propri affetti. Accanto agli abiti creati, infatti, ogni modello indossava un pezzo del proprio guardaroba che avesse, per lui, un significato. E per dar forza al messaggio, la sfilata è avvenuta in semi-oscurità, illuminato da torce, mentre modelli non professionisti sfilavano. 

Un approccio collettivo e fortemente sentimentale, che ha riavvicinato un brand con una storia molto profonda, quale Marni, al suo pubblico e all’emotività che ciascuno porta con sé. 

L'unicità dei tessuti, le sagome slouchy e i modelli giocosi

Come abbiamo già avuto modo di notare, Consuelo Castiglioni aveva un forte legame con il business italiano di pellicce, rimanendo così ancorata al sensazionalismo tattile delle materie prime scelte. Marni utilizza una varietà di fibre tessili per creare profondità, motivi, forme e contrasti anche visivi. I cotoni sono leggerissimi, dando vita a camice quasi fluttuanti e immateriali, mentre le lane per i capispalla in lana aggiungono consistenza e matericità alle forme drappeggiate. La scelta di tessuti contribuisce a creare valore attorno ad ogni item, contribuendo alla vestibilità e all’aspetto di ciascun capo. 

Se all’inizio l’abbigliamento maschile seguiva linee più eleganti e spalle forti, sotto la guida di Risso le camicie hanno guadagnato un po’ di orlo, e i pantaloni si sono allargati e svasati, dando l’idea di un’estetica “slouchy”, morbida. Le silhouette sono fortemente genderless, dando modo non di evidenziare il corpo ma di valorizzare l’individuo che li indossa. 

Per esprimere questo ideale, si prediligono strisce, pois, plaid, pied-de-poule, fiori dipinti e stilizzati e patchwork, il tutto, su ciascun item, trova una dimensione ben precisa.

Nuova visual identity e nuove collaborazioni

Anche la visual identity e la riconoscibilità di Marni hanno subito il restyling da parte di Francesco Risso. L’anno scorso, proprio a proposito di ciò, Marni ha introdotto dei nuovi packaging colorati, sancendo l’impegno a rispetto dell’ambiente. Ma non è tutto, aggiornare i codici marni vuol dire anche donare ai clienti, e coinvolgerli in primis, in un’esperienza sensoriale che poi si radica in loro. 

L'obiettivo è riflettere l'aspirazione del marchio a sorprendere sempre, innescando una connessione emotiva e riaffermando la creatività per cui Marni è rinomata.

Francesco Risso Direttore Creativo Marni

Francesco Risso

Direttore Creativo Marni

Per quanto riguarda le collaborazioni, l’attenzione nei riguardi delle nuove generazioni si è espressa scegliendo un portafoglio collaborativo di brand che avessero un forte appeal sui più giovani, proprio per spalancare le porte di Marni anche a coloro che non conoscevano la storia di Consuelo Castiglioni. È il caso delle linee con RETROSUPERFUTURE, Veja, UNIQLO, Mr. Porter e Carhartt. Proprio quest’ultima ha riscontrato un importante successo, con il workwear tipico del brand americano che è stato invaso da motivi floreali, oltre a morbido shearling e patchwork. 

Per quanto riguarda UNIQLO, Marni by Francesco Risso ha esplorato purezza e caos, in una collaborazione colorata e geometrica, dai volumi oversize a richiamare gli stilemi di Marni. Nell’ambito footwear, partner prediletto è stato Veja, fortemente riconoscibile per la V sul pannello laterale delle sneaker. Una riedizione della V-10 e V-15 che esplode per il massimalismo multicolor e graffitaro di Marni, in un look tie-dye. Con il retailer Mr. Porter è stato scelta la linea invernale del marchio, prediligendo il mohair spazzolato, abbinato a toni vivaci e motivi a righe, magari da abbinare a degli occhiali sgargianti RETROSUPERFUTURE, che in tre collaborazioni ha dato vita ad una linea di occhiali dalle forme geometriche e smussate, con tonalità Pop. 

Cos’hanno in comune tutte queste collaborazioni? Ebbene, per quanto diverse, ciascuna abbraccia una sfaccettatura del vasto mondo Marni, che Risso ha provveduto a ringiovanire, donandogli appeal nei confronti del pubblico più giovane, che ha accolto la collaborazione con UNIQLO, ad esempio, come un’occasione per indossare un balaclava Marni a un prezzo più accessibile. 

Marni diventa il brand preferito del rap game

Marni by Francesco Risso sta letteralmente vivendo una nuova giovinezza, e questo è dimostrato anche dalle numerose celebrity che scelgono di indossarlo, primi tra tutti i rapper, che dimostrano come la nuova identità di Marni sia distante dalla sartoriali di Consuelo Castiglioni, dando priorità alla coolness e all'appeal. Caso eclatante è quello di Ghali e Gunna, fotografati insieme in occasione della Milano Fashion Week, ma anche di Sfera Ebbasta e Tony Effe. Il 2022 è stato l'anno di Marni, con Tony Effe che ha prediletto total look in mohair, in tocchi di azzurro, arancione e giallo, Sfera, invece, ha optato per gli iconici e storici sabot fussbett in cavallino azzurro.

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