LIFESTYLE

20 Luglio 2019

Articolo di

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Redazione

Netflix continuerà a dominare lo streaming?

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20 Luglio 2019

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Redazione

Netflix continuerà a dominare lo streaming?

Netflix nasce negli USA nel 1997.
Originalmente ideato come piattaforma online attraverso la quale era possibile acquistare o noleggiare DVD e videogames, col passare del tempo, l’azienda ha subito una brusca evoluzione, cercando sempre di rinnovarsi in modo tale da rimanere ogni qualvolta in linea con i dettami del mercato contemporaneo, riuscendo certe volte addirittura ad anticipare i tempi e creare un impero digitale che ad oggi vanta un fatturato di oltre 15 miliardi di dollari e più di 150 milioni di abbonati.



Infatti, dal 2008, la piattaforma ha accantonato la vendita online per concentrarsi pienamente sul servizio di streaming on demand, riuscendo a portare contenuti sempre più esclusivi ai propri abbonati.
Nel 2014 infatti venne pubblicata la prima serie originale Netflix, “House of Cards”, che riscosse un successo tale da consentire ai vari produttori investimenti sempre più ingenti in modo tale da attrarre una fetta maggiore di clientela. Ad oggi l’azienda americana ha rilasciato contenuti originali per una media di oltre 120 all’anno, riuscendo a sbaragliare ogni record e ad attirare l’attenzione di tutte le proprie concorrenti su di sé.


Nell’ultimo periodo, infatti, molti hanno cercato di replicare l’operato portato avanti da Netflix, ma senza alcun risultato: motivo per il quale recentemente Sky ha avviato i primi contatti affinchè l’app della piattaforma sia disponibile attraverso il proprio servizio, ovvero Sky Q. “Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico”, mondo classico docet.

Nonostante ciò, qualche giorno fa è stata registrata la notizia di un preoccupante calo di abbonamenti da parte di Netflix, quasi 126 mila. Dal quartier generale non trapela alcun timore, in quanto asseriscono si tratti di un calo assolutamente fisiologico. Tuttavia, si ipotizza che questa perdita sia dovuta alla rimozione di alcuni titoli importanti dalla piattaforma a causa di motivi inerenti diritti tv e copyright (ad esempio “Friends” e “Willy, il principe di Bel Air”), nonché al futuro approdo sul mercato di nuove concorrenti, come AppleTv+ e Disney+, entrambe in uscita nel 2020, o del già affermato Prime Video firmato Amazon.


Non sappiamo se questo evento possa considerarsi l’inizio di un memorabile esodo da parte degli abbonati verso nuove piattaforme, ma con certezza possiamo dire che presto sarà necessario garantirsi più abbonamenti per vedere i titoli che più ci piacciono.
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