L’oasi degli animali di Giorgio Armani a Villa Rosa
STYLE
26 Maggio 2025
Articolo di
Dario Simonetti
L’oasi degli animali di Giorgio Armani a Villa Rosa
Da oltre quarant’anni, Villa Rosa rappresenta il rifugio più intimo di Giorgio Armani. Una casa lontana dalla mondanità, immersa nel paesaggio morbido dell’Oltrepò Pavese, dove le giornate sono scandite dal susseguirsi delle stagioni e dai suoni della natura. Nell’appartato comune di Broni, tra alberi da frutto, roseti e sentieri di ghiaia, lo stilista ha dato forma a un luogo che, pur distante dalla frenesia della sua quotidianità, è diventato una delle sue mete predilette nei fine settimana.
Sebbene non rispecchi pienamente i codici estetici per cui Re Giorgio è conosciuto, Villa Rosa custodisce comunque un equilibrio che parla la stessa lingua del suo proprietario. Qui il calore degli affreschi si mescola con la delicatezza delle tinte blu ardesia, celadon e corallo, lasciando spazio a un’idea più intima di bellezza: meno controllata, più spontanea, fatta di silenzi, affetti e piccoli riti. E tra questi affetti, la presenza degli animali rivela un lato profondamente empatico e riservato dello stilista, che lontano dai riflettori si dedica a loro con cura e passione.
A Villa Rosa, infatti, il creativo piacentino ama circondarsi di una meravigliosa famiglia di creature, tanto numerosa da portarlo ad autodefinirsi scherzosamente il “custode di uno zoo”. Superato il laghetto popolato da cigni e aironi, circa 80 animali di ogni specie pascolano negli oltre 10 ettari di giardino, creando un’atmosfera suggestiva e quasi fiabesca.
Molti di loro sono stati importati negli ultimi anni da terre lontane: zebre, guanachi e simpatici alpaca sono tra i protagonisti più amati di questa comunità, affiancati da cervi dalle lunghe corna e pappagalli sudamericani dalle ali variopinte. A completare questo ecosistema, il meticcio color caffè Pepe e altri cinque cani di razze diverse accompagnano Armani nelle sue passeggiate tra i prati, impreziosendo questo angolo di natura con la loro presenza vivace e affettuosa.
L’amore del designer per gli animali, del resto, non è una novità. Da anni lo stilista condivide la sua quotidianità con Angel, una gatta nera di razza Scottish Fold che ha anche posato al suo fianco nella campagna dell’associazione “Io amo gli animali” contro l’abbandono, mentre si vocifera che i suoi ambienti domestici siano popolati da altri felini e qualche cagnolino.
Questo legame si riflette indubbiamente anche nelle sue scelte professionali: nel 2020, Armani ha firmato una collaborazione con Poldo Dog Couture, brand specializzato in capi e accessori di lusso per cani, dando vita a una capsule che includeva cappottini, cucce, collari e guinzagli raffinati. Già nel 2016, inoltre, il marchio italiano ha eliminato l’uso di pellicce animali dalle sue collezioni, estendendo poi questo impegno alla lana di angora e confermando una sensibilità e un’etica che meritano pieno riconoscimento.
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