Our Habitas AlUla, il resort sostenibile nel deserto dell’Arabia Saudita
TRAVEL
11 Agosto 2025
Articolo di
Dario SimonettiOur Habitas AlUla, il resort sostenibile nel deserto dell’Arabia Saudita
Forte di un patrimonio storico antichissimo, di una geografia unica nel suo genere e di una progettualità che guarda al futuro, negli ultimi anni l’Arabia Saudita si è affacciata sulla scena del turismo globale con una narrativa ambiziosa, capace di intrecciare memoria e spirito avanguardista. Al centro di questa trasformazione, la regione di AlUla — nella provincia di Medina — si distingue come uno dei progetti più rappresentativi di tale visione: un sito archeologico immerso tra sabbia e rocce millenarie, che si sta progressivamente ridefinendo come una delle destinazioni luxury più ambite.
È proprio qui che ha preso forma Our Habitas AlUla, tra gli indirizzi più celebri del marchio di ospitalità di lusso sostenibile Our Habitas. Noto per il suo approccio incentrato sull’esperienza e per la capacità di coniugare architettura, natura e senso di comunità, Our Habitas vanta una collezione di resort che si estende attraverso alcune delle location più remote e affascinanti del mondo — dalle spiagge caraibiche di Tulum al deserto del Namib, passando per Qatar, Cile e Marocco — tutte accomunate da un’idea di lusso intimo e rigenerante.
Inaugurato nel 2021, dunque, AlUla prende vita nella Valle di Ashar, all’interno di una suggestiva oasi tra i canyon del deserto. In linea con la filosofia del marchio, il resort è stato progettato per integrarsi completamente nel panorama circostante, dialogando con le millenarie formazioni rocciose e quasi scomparendo all’interno delle valli. Per questo motivo, l’architettura è caratterizzata da volumi bassi, colori terrosi e ampi spazi tra una costruzione e l’altra. A conferma dell’approccio improntato al rispetto e a una certa forma di soggezione nei confronti del paesaggio, poi, ogni elemento è stato realizzato in maniera modulare, senza cementificazioni né alterazioni permanenti del terreno e privilegiando materiali organici e soluzioni reversibili.
Nel dettaglio, la struttura ospita 96 ville indipendenti, suddivise in tre tipologie principali: le Celestial Villas sono caratterizzate da telescopi e zone lounge; le Alcove Villas, invece, offrono una vista privilegiata sui canyon di arenaria grazie alle terrazze private; le Canyon Villas, infine, sono circondate dalle scogliere naturali della Valle di Ashar. Tutte le unità dispongono di patio esterno, doccia sia interna che all’aperto, letto king-size e minibar, mentre per spostarsi all’interno del resort è possibile usufruire di pratici golf-kart elettrici. Per quanto riguarda gli interni, invece, questi riflettono un’estetica calda e materica ispirata al paesaggio desertico, con tessuti grezzi, legni chiari, tonalità neutre e arredi essenziali che coniugano comfort e senso del luogo.
L’offerta gastronomica è invece incentrata sul ristorante Tama, che in aramaico significa “qui e adesso”. Il nome riflette l’approccio sensoriale e immersivo dell’intera esperienza, oltre che di quella culinaria. Qui, infatti, gli ospiti potranno gustare una cucina che unisce influenze globali ai forti richiami mediorientali, incentrata su ingredienti freschi e locali oltre che sulle iconiche spezie un tempo commerciate lungo l’antica Via dell’Incenso.
A completare il resort, Habitas AlUla è impreziosito da una serie di spazi pensati per il relax e la socialità, come la piscina a sfioro incastonata tra le rocce, le zone lounge all’aperto con fire pit e sedute circolari — ideali per conversare sotto le stelle — e una spa con centro fitness immersa nel silenzio del deserto, dove vengono proposti rituali ispirati alle tradizioni locali.
Non mancano poi le attività pensate per valorizzare il legame con il territorio: dalle escursioni nei siti archeologici di Dadan e Hegra — quest’ultima patrimonio mondiale UNESCO — alle sessioni di yoga all’alba, passando per performance musicali che animano le serate nel canyon. Per chi desidera un contatto ancora più diretto con la natura, infine, c’è Caravan by Habitas: un’esperienza di glamping ispirata al festival new age Burning Man, che tramite 22 caravan room dal design curato e dotate di terrazza privata offre una visione più nomade ma altrettanto raffinata dell’hospitality secondo Habitas.
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