Milano è il cuore del rap italiano. Ormai da qualche anno questa frase è diventata una consuetudine, al punto che l’intera scena nazionale ha ben pensato di trasferire il proprio studio di registrazioni nel capoluogo lombardo.
Nonostante ciò, nell’ultimo periodo l’opinione pubblica ha accusato Milano di non essere più l’enorme fucina di talenti di un tempo, paragonandola quasi a Los Angeles, sede dei più grandi nomi dell’industria rap americana, ma nettamente inferiore rispetto alle varie Chicago, Atlanta e New York per quanto riguarda la nascita di artisti promettenti. L’ultimo periodo è stato infatti monopolizzato dai giovani talenti romani e partenopei, sempre più influenti, almeno fino all’esplosione di Paky, che ha sorpreso un po’ tutti.

Ma chi è questo ragazzo di Rozzano, che ha fatto impazzire mezza Italia con i suoi pezzi?
Pakartas, ad oggi Paky, è un incredibile talento originario di Secondigliano, trasferitosi in un secondo momento nel quartiere periferico milanese, diventando la voce della sua gente e lo specchio di un’intera generazione.
Cresciuto a Napoli, ha avuto modo di avvicinarsi al mondo del rap dopo aver ascoltato per la prima volta i Co’Sang, assistendo alla registrazione di un loro videoclip proprio sotto casa di sua nonna. Da quel momento la musica ha rappresentato un po’ il centro della sua adolescenza, trasformandosi poi in una vera e propria professione: per Paky la svolta arriva circa un anno fa, con l’uscita di “Tutti i miei fra”, pezzo che indubbiamente ha concesso al giovane artista di mostrarsi finalmente a un pubblico nazionale.



Da quel momento i più arguti talent scout della penisola si sono fiondati sul ragazzo, che ha saputo gestire abilmente le proprie amicizie, mettendo in piedi un team di tutto rispetto che tutt’ora gestisce le sue prestazioni musicali e organizza le prossime mosse. La critica che gli viene mossa più spesso, tuttavia, è proprio legata a questo fenomeno: molti sono convinti che buona parte del successo di questo ragazzo dipenda dalla bravura e dall’influenza del suo management, ma noi crediamo fermamente che ciò abbia influito solamente nelle tempistiche. Il talento di Paky e l’incredibile realismo dei suoi testi sono qualcosa di innegabile, e la sua esplosione sarebbe stata unicamente una questione di tempo.
Se “Rozzi” gli ha permesso di far sentire la propria voce, facendosi divulgatore delle dinamiche di quartiere attraverso una serie di barre crude e un sound che quasi ricorda la drill, l’uscita di “Tuta Black” con Shiva non è altro che un’ulteriore conferma delle potenzialità di questo ragazzo, arguto anche nel circondarsi di giovani artisti capaci e ambiziosi quanto lui.



Un’altra grande nota di merito va rivolta in questo senso anche alla strategia attuata per quanto riguarda la tempistica di release dei suoi brani: da settembre Paky ha iniziato a rendere disponibile un nuovo singolo ogni mese, impedendo all’hype legato al suo personaggio di affievolirsi e mantenendo l’asticella sempre altissima. In questo modo un nuovo ascoltatore difficilmente si scorda di lui, anzi si affeziona in attesa di nuova musica.
Proprio in quest’ottica, dopo la recente release di “Non Scherzare”, pubblicato poco prima delle vacanze natalizie, qualche ora fa il rapper di Rozzano ha annunciato la data d’uscita del suo nuovo brano, mostrando un piccolo teaser di quest’ultimo sul proprio account Instagram.

La traccia si chiama “Boss” e sarà disponibile a partire dal 22 gennaio: stavolta il videoclip sarà registrato nella terra natia dell’artista: analizzando le prime immagini a nostra disposizione, notiamo con chiarezza l’iconico background delle Vele di Scampia a Napoli.


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