È l’inizio di una nuova era. Nessuna espressione potrebbe descrivere meglio quello che verrà sicuramente ricordato come uno snodo centrale nella storia della moda contemporanea: oggi Versace torna in Italia, e lo fa grazie a Prada. Il gruppo milanese ha rilevato la maison della Medusa, per sei anni sotto il controllo di Capri Holdings, società americana che mesi fa aveva deciso di mettere in vendita Versace per concentrare le proprie risorse sullo sviluppo del marchio di punta Michael Kors.

Dopo mesi di rumor, smentite, viaggi newyorkesi (lo scorso marzo il viaggio del CEO Andrea Guerra e del futuro numero uno di Prada, Andrea Bertelli, aveva contribuito ad alimentare le voci sull’imminente deal), la conferma è arrivata: l’operazione da 1,25 miliardi di euro, il cui closing è in programma per il secondo semestre del 2025, è ora ufficiale.

«Il nostro obiettivo è dare continuità all’eredità di Versace, celebrandone e reinterpretandone l’estetica audace e senza tempo. Offriremo una piattaforma solida, rafforzata nel corso degli anni da continui investimenti industriali e distributivi», ha dichiarato Patrizio Bertelli nella nota diffusa alla stampa per comunicare l’accordo, che, dopo il terremoto dei dazi, si era temuto potesse finire in stand-by. Ma così (fortunatamente) non è stato.

Versace potrà così beneficiare della visione imprenditoriale e creativa, della solida struttura manageriale e della robusta posizione finanziaria di Prada, che guiderà la maison in un nuovo capitolo, iniziato già qualche settimana fa con il cambio di direzione creativa. Dopo 27 anni, Donatella Versace ha lasciato il ruolo di creative director, assunto dopo la prematura scomparsa di suo fratello Gianni, pur continuando il suo impegno in veste di Chief Brand Ambassador. Impegno ribadito pochi minuti fa con un’iconica foto che la ritrae accanto a Miuccia Prada, corredata da parole che confermano il supporto e la stima reciproca che intercorrono tra le due signore della moda italiana.

«È un onore sapere che il marchio è nelle mani di un’impresa familiare italiana così affidabile, e sono pronta a sostenere questa nuova era per il brand in ogni modo possibile», scrive Donatella, che ha passato il testimone creativo a Dario Vitale, nuovo creative director di Versace ed ex designer della scuderia Miu Miu. Un caso? Ora tutto ha un senso: il cerchio si chiude e inizia una nuova storia tutta italiana.