Quando un bottone fa la differenza
ACCESSORIES
5 Maggio 2025
Articolo di
Camilla Bordoni
Quando un bottone fa la differenza
Leonardo da Vinci sosteneva che i dettagli facevano la perfezione e che quest’ultima non fosse un dettaglio, allora perché mai non credere che un bottone non possa fare la differenza in un look? D’altra parte nel mondo della moda e del lusso, che si tratti di abbigliamento o accessori, i brand giocano sempre con collezioni a metà tra l’ordinario e l’eccezionale.
Fra montagne di capi, scarpe e borse è quindi legittimo che ognuno di loro si domandi come distinguersi dai rispettivi competitors, come dare al proprio target un minuscolo valore aggiunto, unico e riconoscibile in grado di sedurli. E tra tutte le particolarità distintive ecco che i bottoni sono diventati le “piccolezze” in grado di trasformare un abito in un’opera d’arte aggiungendo, al loro carattere funzionale, quel je ne sais quoi in più che urla artigianalità e contribuisce quasi silenziosamente ad accrescere la brand identity.
Pensateci, dopotutto un bottone non è mai solo un bottone. È quanto più simile a un sigillo, a un’affermazione di identità, all’ultimo colpo d’occhio estroso cui, prima o poi, tutti faranno caso. Chanel lo aveva capito completando alcuni dei suoi capi con chiusure a doppia CC ma anche griffe come Hermès, Loewe, Saint Laurent, Celine e così via non sono state da meno.
Certo ogni marchio ha il suo “fashion buttons” (che probabilmente muta a seconda del direttore creativo della casa, come è successo per il Gucci di Alessandro Michele e poi di Sabato de Sarno) ma persino i brand più creativi, come Schiaparelli e Coperni, investono in bottoni “su misura” per sottolineare il loro statement e il loro dna.
Il cliente che ne pensa dei bottoni? Sicuramente li nota mentre il trend setter li adora. Perché in un’epoca in cui siamo abituati a prodotti e trend standardizzati, ritrovarsi tra le mani un capo con un dettaglio esteticamente originale equivale a una dichiarazione d’intenti. Insomma lo status symbol ha le misure (a volte microscopiche) di un bottone, sia esso fatto di perle, logato, a gioiello o dalla forma astratta. La morale della favola alla moda insegna quindi a far più caso al particolare che al generale perché, dopotutto, è questo a fare la vera differenza e a distinguere il lusso dalla sua copia.
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