Rolex è uno dei marchi più interessanti per coloro che apprezzano l’alta orologeria, considerato che si tratta di una maison luxury con una tradizione molto forte alle spalle i cui prodotti sono sempre più ambiti, tanto da essere molto complesso riuscire a mettere le mani su alcuni dei timepiece più iconici e noti del marchio.

Liste di attesa molto lunghe e poca disponibilità negli ultimi tempi hanno portato Rolex ad attivarsi per ampliare la filiera produttiva grazie alla nascita di nuovi stabilimenti: ben tre, infatti, sono nei piani della maison. In questo scenario, che vede gli orologi Rolex ad essere i più ambiti dai malviventi, sempre più persone si sono affidate al mercato second-hand per provare ad accaparrarsi il proprio segnatempo.

Nonostante tutto questo, però, il mercato secondario dei Rolex pare essere in discesa, a differenza dei suoi diretti competitor, che stanno reggendo. Secondo un’analisi condivisa da Bloomberg, chiamata Subdial Watch Index, Rolex avrebbe subito una diminuzione di 2,2 punti percentuale dei prezzi di mercato, probabilmente causata dalla contrarietà dei collezionisti ad acquistare i preziosi orologi dopo che, negli ultimi anni, il loro resell price ha subito un netto aumento.

Sicuramente la casistica che ruota attorno alla casa svizzera è la più significativa, ma anche Omega e Cartier sono state toccate da questa diminuzione, rispettivamente dell’1,2% e dello 0,4%, mentre Tudor, che mostra una notevole somiglianza con Rolex, è diminuito dell’1,8%.

Le cause effettive al momento sono ancora da indagare, sebbene numerosi analisti ed esperti sembrano ricondurre la situazione all’aumento dei tassi di interesse e al crollo del mercato delle criptovalute, oltre che nel sopracitato malcontento generato negli appassionati dai prezzi di rivendita sempre più alti.