LIFESTYLE

16 Settembre 2019

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Redazione

“Scialla Semper Emodrill Repack”: Chi è davvero Massimo Pericolo?

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16 Settembre 2019

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Redazione

“Scialla Semper Emodrill Repack”: Chi è davvero Massimo Pericolo?

Dai palazzoni di Brebbia, passando per il carcere, fino a un successo (non troppo) inaspettato e un tour quasi totalmente soldout. Di chi stiamo parlando?

I più attenti si saranno sicuramente accorti che il soggetto in questione sia proprio Massimo Pericolo, giovane rapper dalle qualità indiscutibili e da un futuro probabilmente già scritto. Dopo aver rilasciato una serie di singoli, tra cui soprattutto “7 Miliardi”, che è stata inevitabilmente la sua rampa di lancio per l’affermazione nel panorama nazionale, Massimo Pericolo annuncia l’uscita del suo nuovo album, chiamato “Scialla Semper”. Il titolo richiama il nome dell’operazione di polizia durante la quale venne arrestato per spaccio insieme ad altre 30 persone, in flagranza di reato. L’album, inevitabilmente, ripercorre il suo odio per la polizia e il sistema giudiziario italiano, lasciando tuttavia scorrere un filo di malinconia indirizzato ai giorni felici che non ci sono più.

L’album riscuote un grande successo e in poco tempo il rapper conquista un grande seguito, attirando soprattutto l’attenzione degli artisti già affermati: a luglio prende parte a MM4, collaborando con Fabri Fibra, suo idolo sin da ragazzino.

Da poche ore, il giovane artista ha annunciato attraverso il propri canali social l’uscita di una deluxe edition del disco: “Scialla Semper Emodrill Repack”, che conterrà al suo interno una nuova tracklist e probabilmente alcuni feat di grandissimo spessore, come quello insime a Emis Killa, che più volte è stato visto insieme al rapper di Brebbia.

Ma chi è realmente Massimo Pericolo? Nasce a Gallarate, trascorrendo la propria infanzia tra la casa del padre e quella della madre, separati da quando aveva 2 anni. Trasferitosi a Catania a causa della mancanza di un lavoro per la madre, cresce tra il suo gruppo di amici e la sua grande passione, il rap americano. A quel tempo era così tanto devoto alle sonorità d’oltreoceano, che scrisse un copione rivisitato di “8 Mile”, con battute e barre in italiano. Dopo qualche anno, tuttavia, fu costretto a tornare a Varese, a causa di alcuni problemi lavorativi: da quel momento iniziò quella che potremmo definire una sorta di “regressione emotiva”, che spinse sempre di più il giovane artista a chiudersi in se stesso e nel proprio gruppo di amici, coi quali condivideva l’uso di droghe e altre sostanze stupefacenti, che era solito anche vendere.

Massimo Pericolo

Intanto, capisce che per fare rap non è necessario ispirarsi completamente agli americani e fare un po’ copia e incolla del loro sound, ma che questo genere possa essere un mezzo concreto per trasporre ciò che si prova nella musica, e comincia a scrivere i suoi primi testi, che gli amici raccontano come profondamente realistici e suggestivi.

Massimo Pericolo parla infatti delle sue mancanze familiari, della necessità di abitare in una casa più grande, di essere felice e benestante, di non vivere in uno Stato dove chi è povero viene lasciato indietro, di trovare serenità.

Ci auguriamo tutti che il nuovo album possa essere per lui un ulteriore trampolino di lancio verso il successo, invitandovi ad approfondire la sua storia e ascoltare con attenzione i suoi testi.

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