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28 Novembre 2023

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Redazione

Sta tornando l’era dei fashion phone?

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28 Novembre 2023

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Fashion Phone Dolce&Gabbana Motorola Razr V3i

Sta tornando l’era dei fashion phone?

Dalla nascita dei primi cellulari, è apparso quasi immediatamente chiaro che ci trovassimo di fronte ad una vera e propria rivoluzione generazionale, che ha portato questa tecnologia a passare dal rappresentare un lusso sostenibile per pochi, a diventare un bene di consumo di cui nessuno può più fare a meno.

Così, i cellulari si sono presto tramutati in uno status symbol, con la grandissima diffusione di marchi come LG, Motorola, Nokia e Samsung, il cui successo è stato guidato celebrity, come nel caso di Paris Hilton e David Beckham immortalati con i propri Motorola, da design accattivanti e innovativi, ma anche a collaborazioni rilevanti con i principali brand di successo dell’era Y2K. Da semplici telefonini, dunque, il passo a “fashion phone” è stato breve. Uno di quelli che ha segnato un’epoca è sicuramente il Motorola RAZR V3i Dolce&Gabbana, in colorazione dorata, che ancora ha mercato sulle piattaforme di usato, come Ebay.

I primi anni 2000 all’insegna dell’esclusività

Le principali maison di moda hanno iniziato ad avvertire nei telefonini la possibilità di un mezzo di marketing, dalla portata ampissima, poiché a disposizione della maggior parte della popolazione. Anche in questo contesto, a spingere sul mercato è stato il fattore esclusività e limitatezza, ad esempio il Motorola RAZR V3i Dolce&Gabbana è stato rilasciato solo in 1.000 esemplari dal costo di 590 euro, un prezzo esorbitante considerando che era solo il 2005.

Nei primi anni 2000, dunque, sulla scia di D&G, anche maison Versace ha pensato di proporre il proprio modello di telefonino brandizzato in collaborazione con Nokia, il 7270, che proprio in quel periodo viveva il suo massimo successo grazie alle innovazioni tecnologiche di cui si è fatto portatore. Di questo particolare modello furono rilasciati solo 727 esemplari, in Austria, al costo di 799 euro. Oltreoceano, invece, sull’onda dei trend che spopolavano in quell’epoca, anche Juicy Couture, marchio nato negli anni ’90, personalizzò un cellulare: il Sidekick II elaborato con T-Mobile e caratterizzato da tinte di rosa caramella o nero.

I cellulari diventano uno strumento di marketing

Se nel 2005 a dominare la scena erano Versace e Dolce&Gabbana, almeno in ambito tecnologico, già nel 2008 sono state altre le maison a farsi portatori di queste novità sul mercato, e nello specifico Giorgio Armani e Prada, che hanno rispettivamente collaborato con Samsung e LG, in un momento storico in cui i cellulari con lo sportellino stavano lasciando spazio a quelli più compatti.

Il Samsung M75500 di Giorgio Armani del 2008 si colloca perfettamente su questa scia, essendo caratterizzato da un corpo candybar su cui spiccava, oltre al branding, anche una linea di led illuminati per garantire una forte riconoscibilità anche nel cuore della notte. La maison milanese Prada, invece, aveva unito le forze con LG per uno speciale modello LG KE850, annunciato per la prima volta nel 2006 ma messo in commercio solo per le festività natalizie del 2007.

La sua particolarità era rappresentata dallo schermo tattile, che ha anticipato di pochi mesi il suo brevetto sul primo iPhone, e lungi dall’essere un’edizione limitata, sono stati venduti oltre 1 milione di esemplari al costo di circa 600 euro.

Dior realizza un fashion phone in diamanti e oro bianco

Dopo un periodo più o meno lungo di stallo, dove effettivamente il mondo degli smartphone è stato polarizzato dagli iPhone, il cui primo modello risale proprio al 2008, e dagli esemplari Galaxy della casa Samsung, sembra che i cellulari possano tornare ad attirare l’attenzione dei marchi di moda. A facilitare questo passaggio di consegne ci ha pensato Dior, nel 2011, rilasciando il Dior Phone Réverie realizzato in oro bianco e diamanti, che compongono il motivo cannage, dal costo di 85.000 euro, mentre la versione senza pietre preziose si attesta sui 3.900 euro.

La polarizzazione tra iPhone e Samsung

L’iPhone appare decisamente intoccabile, effettivamente non si è mai prestato a collaborazioni di sorta per ciò che concerne il suo design, ma è stato aperto al lancio di accessori customizzati da alcune maison di moda, come nel caso dei cinturini Hermés per Apple Watch.

Il diretto competitor di Apple, Samsung, ha preferito fare un ritorno al passato riproponendo cellulari richiudibili e pieghevoli, di cui il suo modello di punta è rappresentato dal Galaxy Z Flip. Per il suo lancio, la campagna di marketing è stata davvero spietata, arrivando a coinvolgere numerose celebrity ma anche show televisivi, senza esimersi dal proporlo anche ai marchi di moda. Thom Browne è stato il primo, in tal senso, ad accettare la collaborazione, rilasciando nel 2020 una versione limitata dal costo di oltre 2.500 euro.

Più di recente, è stata Maison Margiela a rielaborare il Galaxy Z Flip, prima nel 2022, e ora, con l’annuncio che risale a pochi giorni fa. Entrambe le parti, infatti, condividono la visione di un processo creativo in costante evoluzione tecnologica, e così il nuovo smartphone arriverà in una colorazione particolare, ottenuta tramite una tecnica esclusiva della casa, e il vetro posteriore che richiama gli stilemi tipici di Maison Margiela.

Alexander Wang e Moschino sono le voci fuori dal coro

Se fino ad ora abbiamo parlato di una forte polarizzazione, è pur vero che sono tanti i brand che provano a farsi strada, come Huawei, che al momento non ha ancora scelto un designer con cui collaborare, o Vivo, terzo produttore di cellulari al mondo che ha unito le forze con Alexander Wang nel 2020. La Mirror Edition del Vivo X30, dunque, è stata dedicata ai più giovani, soprattutto se appassionati di moda: dalla collaborazione con lo stilista è nato un cellulare con il retro completamente specchiato, e il logo dello stilista sul back cover. Il prezzo, ancora una volta, ha superato i 1.000 dollari di retail.

Anche Moschino si è distinta nella scelta del marchio con cui lanciare un cellulare in collaborazione, optando per un Honor View 20, lanciato anch’esso nel 2020, chiamato per l’occasione “MOSCHINO Edition”, e disponibile in colorazione total red o total blue, per un costo di circa 500 euro.

Il trap-phone di Supreme

Nonostante l’ambito tecnologico stia compiendo passi da gigante, una discreta parte di giovani preferisce, di tanto in tanto, prendersi una pausa social, prediligendo così modelli di telefono senza troppe distrazioni, come nel caso del light phone di Kendrick Lamar.

Sulla stessa lunghezza d’onda, per tutti coloro che invece preferiscono un cellulare low-key e difficilmente rintracciabile, esistono quelli che negli ultimi anni sono stati soprannominati “trap-phone”, ovvero dispositivi molto essenziali che non sempre vengono usati per scopi leciti, e che sono tornati alla ribalta grazie alle numerose menzioni ottenute in canzoni trap. Poteva dunque mancare un trap-phone di Supreme, che ha sempre messo al centro del suo universo le culture underground? Prodotto dall’azienda BLU, fortemente riconoscibile per la colorazione rossa o nera e il branding, è andato immediatamente sold out.

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