STYLE

29 Gennaio 2025

Articolo di

string(12) "Michela Frau"
Michela Frau

La vertigine couture di Alessandro Michele per Valentino

STYLE

29 Gennaio 2025

Articolo di

Michela Frau

La vertigine couture di Alessandro Michele per Valentino

Quarantotto opere in tessuto raccontano il debutto couture di Alessandro Michele. Ma quarantotto sono anche le liste che accompagnano gli altrettanti abiti ideati dallo stilista romano per la sua prima collezione d’alta moda firmata Valentino. Liste che narrano di fascinazioni, epoche passate e culture lontane. Ma anche di tessuti, appunti merceologici, colori e orpelli decorativi.

Dettagli, citazioni e riferimenti visivi che, sovrapposti, si susseguono e nel tentativo di essere enumerati, disciplinati e ordinati, generano un senso di vertigine. Perché è impossibile contenere in un semplice elenco di parole la vastità dell’infinito che ci circonda, e inevitabilmente si utilizza il termine “eccetera” per porre fine a una lista che, potenzialmente, potrebbe andare avanti all’infinito (Umberto Eco docet).

Da questo ha origine la vertigine, senso di smarrimento che dà il nome alla collezione “Vertigineux” Haute Couture SS25 di Valentino e ne racchiude l’intento. «È come se ogni abito richiamasse, per associazione, una pluralità di mondi interconnessi: una stratificazione febbrile e ininterrotta di riferimenti che ne fa esplodere l’unicità», spiega Michele in una nota, come sua tradizione vuole, diffusa poco prima dello show.

E mentre i riferimenti testuali, elementi fondanti di queste liste, scorrono febbrilmente sullo schermo nero che fa da sfondo al défilé, gli abiti spaziano tra culture e secoli apparentemente lontani. Dai richiami a Maria Antonietta alle spropositate gonne e merletti dell’Epoca Vittoriana, fino alle evocazioni che guardano all’Oriente. Poi fiocchi (immancabili), pois e cascate di rouches, per una nota glamour che rispecchia l’archivio Valentino, sulla cui preziosità inestimabile sguazza Alessandro Michele, maestro del citazionismo.

Ogni abito non è, dunque, soltanto un oggetto, ma il nodo di una rete di significati: una cartografia vivente che conserva traccia di memorie visive e simboliche. È un archivio narrativo in cui gli accostamenti improbabili trovano armonia, dove i rimandi attraversano epoche e culture, e gli echi di storie passate risuonano nel presente.

Da questo caos, generato dalla sovrapposizione di significati in ogni filo, cucitura e traccia di colore, nasce la vertigine. È come quando, davanti a un’opera d’arte di straordinario impatto visivo e potenza evocativa, ci ritroviamo spiazzati e storditi, sintomo di quella che viene definita sindrome di Stendhal. Proprio come è successo al termine dello show.

@soldoutservice • latest fashion news on tik tok

advertising

@soldoutservice • latest fashion news on tik tok

advertising

most read

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

soldoutservice

related

most read

condividi su

Link copiato
negli appunti!

Iscriviti alla newsletter

Privacy(Obbligatorio)