Fin dai primi anni Novanta, quando Gianni Versace ideò il celebre pattern Le Trèsor de la Mer, la maison della Medusa ha più volte celebrato le bellezze dell’ambiente marino, portando in passerella, anche in tempi più recenti, capi dalle fantasie popolate da conchiglie, cavallucci marini e coralli. Ora il legame tra Versace e l’universo marino si arricchisce di un nuovo tassello grazie all’iniziativa siglata con Coral Gardeners, organizzazione no profit nata nel 2017 sull’isola di Moorea, nella Polinesia Francese, grazie all’intuito del giovane surfista Titouan Bernicot, intenzionato a sensibilizzare i cittadini sull’impatto del cambiamento climatico sull’ecosistema marino e a ripristinare la barriera corallina della sua isola prima, di tante altre isole poi.

Per tutto il mese di giugno, Versace offrirà a chi acquista un prodotto della collezione “La Vacanza 2025” la possibilità di ricevere un codice univoco legato a uno dei 9.000 coralli già adottati dalla griffe, attualmente coltivati e curati da Coral Gardeners all’interno di particolari strutture sottomarine realizzate a Bora Bora, nel cuore della Polinesia Francese, prima di essere poi reimpiantati su un sito di trapianto e restituiti così al loro ambiente naturale. Attraverso questo codice, i clienti potranno assegnare un nome al corallo, seguirlo e ricevere aggiornamenti sul suo sviluppo, osservando così da vicino lo sviluppo dell’importante progetto di riforestazione marina.

La maison italiana, il cui investimento a favore dell’iniziativa è indipendente dalle vendite dei capi della collezione, si impegna così a sensibilizzare sulle sfide ambientali e in particolare, sul problema dello sbiancamento della barriera corallina, che secondo una stima del WWF, potrebbe colpire entro la fine del secolo il 99% di questo ecosistema, provocando così la morte dei coralli.