Tra i tanti modi per comprendere lo stile di vita di un uomo, osservare dove ha abitato è forse il più eloquente. Gli ambienti che sceglie, gli oggetti di cui si circonda, il panorama che ogni giorno osserva: tutto parla, a volte più di quanto possa farlo una biografia. E in certi casi, continua a parlare anche molto tempo dopo, raccontando con discrezione l’essenza e la visione di chi le ha abitate.

È il caso di Villa Frescot, la celebre dimora sulle colline torinesi della famiglia Agnelli, che ancora oggi custodisce l’eredità di una delle dinastie più influenti della storia imprenditoriale italiana. All’interno del vasto portfolio immobiliare a nome degli imprenditori piemontesi, questa proprietà è sempre stata particolarmente amata da Gianni Agnelli, che la scelse come residenza personale e vi abitò a lungo, fino alla sua scomparsa. Tra architettura, paesaggio e memoria privata, l’abitazione continua a restituire l’immagine di un uomo che ha indubbiamente segnato un’epoca, grazie anche al suo gusto inimitabile.

Situata al civico 291 di Strada Comunale di San Vito Revigliasco, al confine con Pecetto Torinese e dunque a pochi kilometri da Torino, Villa Frescot si presenta come una sontuosa tenuta in stile ottocentesco, circondata da un vasto parco che comprende giardini, frutteto, castagneto e piscina. All’interno del muro di cinta che delimita l’intera proprietà si trovano tre edifici distinti, per un totale di circa 1.000 metri quadri di spazio abitabile: oltre alla residenza principale, infatti, ci sono Villa Bona, un tempo dimora di Edoardo Agnelli, e una terza struttura, utilizzata dall’Avvocato come dependence.

Gli interni, che in passato hanno ospitato artisti come come i pittori Cignaroli e lo scultore Francesco Ladetto, sono stati completamente stravolti da Marella Agnelli, moglie di Gianni, che con il suo gusto raffinato ha saputo dare un’identità ancor più elegante e distinta agli ambienti. Appassionata di design e soprattutto di stoffe, la socialite fiorentina ha impreziosito la residenza con le sue creazioni, avvalendosi della collaborazione dell’architetto Sergio Hutter Jontof e del celebre progettista di giardini Russel Page. Oltre seicento dipinti e opere della collezione di famiglia, poi, aggiungono ulteriore valore alla dimora, che in tal senso può essere considerata come un vero e proprio museo.

Dopo la morte dell’Avvocato, Villa Frescot è passata nelle mani di sua figlia Margherita, che alla fine del 2023 ha deciso di metterla in vendita per 10 milioni di euro. Nonostante il fascino storico della proprietà e l’indiscutibile valore culturale, però, le offerte sono state inizialmente scarse, complice anche l’entità delle necessarie opere di restauro. Tuttavia, pare che la situazione stia finalmente cambiando: si vocifera infatti che, a seguito di un abbassamento del prezzo a 6 milioni di euro, la villa abbia suscitato l’interesse dell’emiro del Qatar, Tamīm bin Ḥamad Al Thani, che potrebbe utilizzarla per dare vita a un nuovo centro culturale nella città sabauda.