Zegna con il Vellus Aureum parla di italianità
STYLE
21 Gennaio 2025
Articolo di
Michela FrauZegna con il Vellus Aureum parla di italianità
Più sottile che mai. Più prezioso (e più resistente all’incessante passare del tempo) del cashmere. Si chiama Vellus Aureum ed è il filato che detiene il primato della lana più fine del mondo, 9,4 micron di spessore, ottenuto da Zegna nel 2023 e ora protagonista della collezione Winter 2025 ideata da Alessandro Sartori per il marchio di Biella.
Parte dalle verdi colline australiane – dove vengono allevate le pecore dal cui manto si ottiene il prezioso filato – riproposte nella location che ospita il défilé, il viaggio del marchio che racconta, ancora una volta, una storia di qualità e ricercatezza dei materiali. Ma anche di un atteggiamento tipicamente italiano e persino torinese, come lo definisce lo stesso creative director, che riflette la naturale abitudine di indossare i capi con nonchalance.

«Il modo in cui abiti, storia personale e atteggiamenti si fondono è per noi centrale. L’uomo che ho in mente prende da un guardaroba in cui i pezzi sono stati collezionati nel corso dei decenni, per il loro valore emotivo e materiale», spiega Sartori, che per la prossima stagione invernale combina innovazione, dei materiali appunto, e tradizione rivolgendo lo sguardo al guardaroba originale di Ermenegildo Zegna. Ecco quindi le silhouette decostruite e i volumi avvolgenti, macro-pattern e macro-motivi donegal che aiutano a enfatizzare il gioco delle proporzioni.
I cappotti sono oversize con colli in pelliccia, mentre maglie e gilet, protagonisti della collezione, presentano profondi scolli a V che lasciano spazio a camicie spesso realizzate in maglia. La palette è un mix tonale di note neutre di fossile, ginepro, fogliame scuro, serra, castoro, rosso Gattinara e falesia con nuance di Sessera, arnica, giglio montano, terracotta e accenti di nero opaco.
Il layering è semplificato, il che rende l’idea di outfit comodi e accoglienti, nei quali persino le tasche, siano esse di giacche o cappotti, vengono abbassate di 3-5 cm per poter essere utilizzate come fessure per riporre le mani. Il che contribuisce ulteriormente a consentire di assumere un atteggiamento rilassato. Come quello dell’attore John Turturro, che sul catwalk di Zegna debutta come modello.
C’è qualcosa di tipicamente torinese in questa collezione, nell’atteggiamento colto che le forme suggeriscono e nel modo noncurante in cui vengono indossate, che è una maniera peculiare di essere italiani.
Alessandro Sartori
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