Perché lo stile equestre piace così tanto ai brand?
STYLE
16 Giugno 2025
Articolo di
Camilla Bordoni
Perché lo stile equestre piace così tanto ai brand?
C’è qualcosa di irresistibilmente affascinante nello stile equestre. Sarà il portamento elegante, l’odore della pelle degli stivali al ginocchio, la compostezza dei blazer aderenti, o forse quel sottile fetish per i morsetti, ma la moda ne è sempre stata sedotta tanto che a un certo punto ha iniziato a rubare il guardaroba dei fantini. Dalla silhouette delle giacche da dressage, ai pantaloni sagomati.
Dai caschetti, ai guanti, la divisa dei cavalieri è ad oggi ancora un terreno fertile per designer e maison, che da una parte la prendono come reference per alcuni pezzi da collezione, dall’altra la usano per entrare a gamba tesa all’interno di quel particolare mondo sportivo composto da un preciso target di fascia alta che guarda all’equestre come un modo di vivere sobrio, rigoroso, elegante ed eternamente chic.
Strategicamente parlando, questa tendenza o way to wear non è solo un’estetica ma un biglietto di ingresso sociale. L’equilibrio tra cavallo e couture si spinge infatti ben oltre la stoffa poiché i fashion brand non si limitano più a replicare qualche pezzo di look da scuderia, con stivali e staffe trasformate in dettagli impressi in alcuni accessori, ma puntano maggiormente a far leva su un piano marketing che faccia breccia nel cuore pulsante degli appassionati dello sport e dell’equestrian heritage.
Per esempio, case come Hermés, Loro Piana e Giorgio Armani nel tempo hanno sponsorizzato anche gare ippiche, creando capsule e firmando divise ufficiali. Altri marchi come Stella McCartney, Chanel e Saint Laurent invece hanno utilizzato il linguaggio equestre a fini comunicativi facendo sfilare la collezione all’interno di famose scuole di equitazione e/o mettendo in scena adv campaign che esaltassero e celebrassero il legame tra moda e cavalli.
Insomma, lo stile equestre è in grado di conciliare l’attività sportiva con un immaginario glamour mitico che abilmente si è fatto strada con forza e grazia anche sui social. Al di là delle mise cool da maneggio di Bella Hadid e quelle virali di personalità come Snoop Dog (che alle scorse Olimpiadi si era presentato vestito da cavallerizzo, ndr), la tendenza sulle piattaforme online è abbastanza presente.
In definitiva, il cavallo è diventato una sorta di ambasciatore implicito di un sistema fatto di distinzione e rigore; quanto però i brand di moda lo stiano cavalcando per fini strategici, più che per mera passione verso il mondo equestre, lo lasciamo decidere a voi.
Il concorso Saut Hermès al Grand Palais di Parigi
Loro Piana per il Concorso Ippico Internazionale Piazza di Siena
Stella McCartney e la winter 2023 campaign con Kendall Jenner
L’equestrian aesthetic di Ralph Lauren
Charlotte Casiraghi apre a cavallo la sfilata di Chanel SS 2022
La sella realizzata da Dior per Equiline
Saint Laurent e la colab con Cavalleria Toscana
Giorgio Armani e la liaison con il Versilia Horse Show
Gli Hoof boots di Alexander Mcqueen
La giacca equestre del 1996 di Thierry Mugler
I gioielli equestri di Gucci
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