Gli occhiali da sole sono i nuovi gioielli
ACCESSORIES
16 Luglio 2025
Articolo di
Camilla Bordoni
Gli occhiali da sole sono i nuovi gioielli
È un po’ che ce lo stavamo chiedendo ma dopo le sfilate, le partnership con i colossi del tech e Fedez con addosso un paio di Ray-Ban ricoperti da diamanti da 60 carati e gemme rosse incastonate su una montatura in oro bianco (quelli di A$AP Rocky customizzati da Alessandro Bernini, ndr), ne abbiamo avuto la conferma: gli occhiali da sole sono davvero il nuovo gioiello…di lusso talvolta, ma anche per i medio spendenti. O i dati e le percentuali che leggerete non tornerebbero affatto.
Succede infatti che il mercato eyewear nell’ultimo periodo sia particolarmente propenso a crescere. Quello che una volta era considerato un semplice “must have” per l’estate ora sembra aver assunto il ruolo di vero protagonista, conquistando un pubblico sempre più vasto. Non solo i fashion addicted, non solo i Vic. Ma anche i tech lovers, i collezionisti e, soprattutto, i brand di lusso che vista le difficoltà del settore moda&abbigliamento vedono il segmento dell’occhialeria come una miniera d’oro su cui investire capitale sicuro e registrare entrate altrettanto certe.
L’eyewear ci vede bene. Il mercato vola
Secondo un report di Grand View Research, la dimensione del mercato globale degli occhiali è stata valutata a 200,46 miliardi di dollari nel 2024, un dato che si prevede sforerà i 335 miliardi di dollari entro il 2030. Inoltre, sempre in relazione alla ricerca, la società stima anche che il segmento sunglasses registrerà il più alto il tasso di crescita annuo composto, andando oltre il 10% da qui a cinque anni.
Quello che si va a delineare è quindi un orizzonte degli eventi particolarmente proficuo per l’eyewear che nell’ultimo periodo si è oggettivamente rafforzato anche con il crescente interessamento dei grandi gruppi del glamour, che trovano beneficio nel capitalizzare il proprio heritage grazie a collaborazioni strategiche tra le proprie case di moda e le realtà di occhiali. Il risultato sono ovviamente collezioni esclusive e dal design-forward in grado di fondere (con il giusto stile) la rilevanza culturale con la tecnicità appealing.
Il colosso di categoria EssilorLuxottica, per esempio, ha dimostrato che l’occhiale non è più un accessorio marginale ma un pilastro del lusso, accaparrandosi licenze per la produzione eyewear di marchi come Armani, Prada, Dolce&Gabbana, Brunello Cucinelli, Chanel, Tiffany & Co e Ferrari. D’altro canto però i campioni del fashion non sono restati a guardare. Kering, già rodato con l’internalizzazione dell’occhialeria, ha concluso una serie di acquisizioni e partnership strategiche (tra cui con i produttori Mistral, Lenti e Visard e Google), mentre il suo competitor LVMH, con la sua divisione Thélios, punta sulla realizzazione di occhiali couture.
Tech meets fashion: la rivoluzione smart dell’occhiale da sole
E se vi dicessimo che anche i player digitali stanno tenendo nel loro mirino l’eyewear? Dopotutto non stiamo parlando di fantascienza, non ancora. I wearable devices esistono e in tale contesto non possiamo che citarvi i Ray-Ban realizzati con Meta. Lanciati come Ai glasses, si propongono come i factotum dell’occhialeria sbandierando la loro capacità di tradurre lingue in tempo reale, di far da assistente o di poter scattare foto e video in tempo reale.
Dobbiamo dirvi però che Meta non è l’unico ad essersi operato per l’ideazione di occhiali con l’intelligenza artificiale. Anche Google ha fatto il salto rilevando il 4% del brand sudcoreano Gentle Monster (partner di brand come Maison Margiela e Mugler) e impegnandosi nella realizzazione di occhiali dotati di Ai e integrati con Android XR, grazie alla tecnologia Gemini, sviluppata in collaborazione con Samsung Electronics Co. Una strategia, quella dell’azienda americana, che si fa forza della fama Gen Z del marchio di occhialeria asiatico, diventato un vero e proprio fenomeno culturalmente significativo in poco tempo per via all’endorsement degli Idols e il loro mid price.
Sunglasses wishlist: c’è collezione e collezionista
Il mercato online degli occhiali dal sole sta vivendo un vero boom con ricerche passate da 319mila del 2023 a oltre 721mila del 2024 (+126%), con un’accelerazione nei primi due mesi del 2025 a quota 88mila. Questa è la fotografia scattata da una ricerca di Trovaprezzi.it che evidenzia e conferma un trend ormai apparentemente consolidato. D’altra parte il maggior interessamento per l’accessorio dal target è stato intuito anche dalle stesse fashion houses che, contrariamente al passato, stanno presentando e contemplando sempre più occhiali sulle passerelle.
Esempi eclatanti di quanto l’eyewear (glamour, si intende) abbia trovato il suo spazio, facendo risaltare una collezione sono diversi. Considerando gli ultimi tempi, prima fra tutti infatti c’è Prada che ha reso protagonisti gli occhiali specchiati nella SS25 Uomo, trasformandoli in statement decisivi. Issey Miyake invece li ha usati per dare al look una sorta di estetica artistica a tratti quasi futuristica, mentre Saint Laurent nella sua ultima stagione uomo ha puntato su un modello leggermente oversize e vinilico sottolineando così la sua eleganza un po’ rock, un po’ chic. E poi c’è Coperni che ancora con Ray-Ban x Meta ha riportato in auge la classicità ma con anima tech.
Insomma l’occhiale è tanto importante quanto una borsa da migliaia di euro, soprattutto perché parla e rivela qualcosa sull’identità personale di chi lo indossa. Se da un lato infatti l’eyewear sta rappresentano una certa democratizzazione nella spesa, dall’altro si impone in tutto il suo carattere eccezionale, ultra-lusso e couture. Perché anche i sunglasses possono essere a tutti gli effetti un gioiello.
Stiamo parlando di modelli unici, realizzati in materiali preziosi, talvolta ricoperti da diamanti, cristalli e resine pregiate, spesso edizioni limitate dedicate ai collezionisti più esigenti. Ma attenzione, questi sunglasses non si indossano soltanto. Piuttosto si esibiscono. Il loro pubblico? Ovviamente i Vip o i Vic, star e influencer alla ricerca di pezzi unici che simboleggino uno status. Che facciano un certo “rumore” online e che monopolizzino, anche per poco, l’internet speak.
D’altra parte cosa mai potrebbe succedere secondo voi con un paio di Cartier Panthère da 132mila euro? Con un Chopard o con un Dolce&Gabbana con montatura in oro puro da più di 300 mila euro? Noi non lo sappiamo. Ma siamo certi che con un paio di occhiali del genere staremmo bene attenti a non lasciarli sul sedile della macchina, al bancone di un bar o, semplicemente, agganciati alla maglietta.
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