Renzo Rosso riporta in vita l’Hotel Ancora a Cortina
TRAVEL
16 Settembre 2025
Articolo di
Eleonora SergiRenzo Rosso riporta in vita l’Hotel Ancora a Cortina
L’Hotel Ancora di Cortina riapre e lo fa come sanno fare le icone quando scelgono una seconda vita. Con una visione che mescola collezionismo d’autore, savoir faire dell’ospitalità e un’idea precisa di casa. Renzo Rosso, imprenditore veneto, è il fondatore di Diesel e patron del gruppo OTB, che riunisce Jil Sander, Maison Margiela, Marni e Viktor&Rolf. Con la sua visione restituisce nuova vita al primo albergo della Regina delle Dolomiti, riportandolo al centro della scena. Ne emerge un’atmosfera quasi intima, che mette al centro l’esperienza umana prima ancora del lusso, come da sempre nel desiderio di Rosso.
La facciata resta intoccabile, la storica insegna in ferro pure. Dentro, invece, il racconto cambia registro e abbraccia una contemporaneità personale, a tratti diaristica.
Il progetto porta la firma dell’interior designer britannica Vicky Charles, già regista estetica di Soho House e oggi alla guida di Charles & Co. Il suo alfabeto materico è caldo e raffinato. Legno di larice e pietra locale dialogano con specchi antichi che incorniciano le testiere dei letti. Ogni camera diventa un piccolo mondo, differente per taglio e atmosfera. Alcune riprendono motivi alpini rivisitati con gusto contemporaneo, altre incorniciano le Tofane come fossero quadri viventi.
Velluti di seta, lampade vintage, pelli morbide e tavoli di legno vissuto convivono con pezzi scelti dall’archivio personale di Rosso. Ogni stanza custodisce anche una libreria personale, segno di un’ospitalità che invita a fermarsi e trasformare il tempo in un lusso lento.
Nei bagni, ampi e luminosi, superfici in marmo si alternano a vasche siglate una per una con l’inconfondibile motto “Enjoy xxx”. Per Charles, il design negli hotel funziona solo quando si lascia spazio alla leggerezza e alla fantasia, trasformando la quotidianità in gioco.
L’hotel torna anche come luogo sociale. La terrazza su Corso Italia funziona da salotto urbano, aperto dalla colazione all’ora blu. È il punto d’osservazione privilegiato per chi ama guardare il teatro quotidiano di Cortina. Dentro, lounge basse, boiseries e tappeti d’epoca disegnano geografie di conversazione. L’idea di ospitalità supera la soglia della stanza e si apre alla città. È qui che l’hotel mostra il proprio temperamento, con un bar sempre vivo e una mixology ispirata alle erbe di montagna. La gestione è affidata ad Aldo Melpignano, anima di Borgo Egnazia, con un’attenzione millimetrica al fattore umano. Il lusso diventa familiarità consapevole, ascolto, cura del dettaglio.
L’Ancora preferisce l’autenticità al pittoresco. Lavora per sottrazione sui cliché dell’hôtellerie alpina e sceglie codici più cosmopoliti. La montagna non viene travestita. Viene raccontata. Nei materiali, nelle palette che accendono i legni con tocchi di borgogna e nelle raccolte di oggetti che non sembrano mai esporre, ma appartenere. La sera si scende nel club, il The Brave. Un piccolo teatro privato, un vezzo ampezzano che restituisce a Cortina il gusto dell’uscita elegante.
Nel progetto si legge la mano di chi colleziona e decide: legno, pietra, specchi e oggetti sembrano disegnare intorno agli ospiti una versione curata e personale della casa. Ogni dettaglio rimanda alla coerenza di gusto di Renzo Rosso — dai divani capitonné che ha sempre amato fino ai mazzi di fiori posati con cura, proprio come nella sua dimora in Veneto. Il capitonné, in particolare, con la sua trapuntatura a rombi e i bottoni che segnano la superficie, porta con sé un’idea di lusso artigianale che dialoga perfettamente con l’estetica evocativa cui Rosso è affine.
Da parte sua, la relazione che Rosso ha coltivato con nomi come John Galliano — chiamato da OTB a guidare Maison Margiela e celebrato per la sua cifra scenografica — ha rafforzato questo approccio tra moda e oggetto. L’incontro tra l’occhio collezionista di Rosso e il gusto drammatico di Galliano ha dato luogo a collaborazioni e a un lessico decorativo che si ritrova negli arredi e negli accessori scelti per l’Ancora.
È lo stesso spirito che affascinò Virgil Abloh quando l’imprenditore gli mostrò il suo magazzino delle meraviglie: Virgil scherzò chiedendo di essere chiuso lì dentro per sempre. Non era solo un complimento, ma il riconoscimento di una visione in cui il design diventa linguaggio emotivo, fatto di ironia e meraviglia. Lo stesso incantesimo che oggi avvolge gli ospiti, accolti in una Cortina pronta alle Olimpiadi e immersa nella cornice maestosa delle Dolomiti.
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