Difficile dire se siano stati i paesaggi bruciati dal sole dell’Alentejo, il fascino sconfinato dell’oceano o il richiamo di una vita senza urgenze a legare così intensamente Christian Louboutin al Portogallo. Quel che è certo è che, una volta costruito il suo personalissimo rifugio creativo nel villaggio di Melides, lo stilista ha sentito il bisogno di condividere parte di quell’intimità attraverso una struttura aperta al pubblico, un luogo che può essere letto come un invito discreto a entrare nel suo mondo.

È dunque su questa idea che si fonda Vermelho Melides, il piccolo boutique hotel del designer franco-egiziano che incarna perfettamente la sua visione del lusso. Inaugurata nella primavera del 2023, la struttura ha segnato il debutto di Louboutin nel mondo dell’hospitality, e lo ha fatto con un approccio che riflette in tutto e per tutto la sua estetica unica e intima; non a caso, “vermelho” in portoghese significa proprio “rosso”, ad omaggiare il colore iconico che da sempre contraddistingue la suola delle sue calzature.

Il progetto, firmato dall’architetto lusitano Madalena Caiado, ha trasformato una vecchia casa di pescatori in un elegante albergo da 13 camere, ognuna pensata per avere un’identità distinta. In questo contesto, l’artigianato e la cultura locale incontrano l’esuberanza decorativa tipica dell’universo Louboutin: dalle stanze agli spazi comuni, tutti gli ambienti dell’hotel sono ricchi di opere realizzate da abili artisti, sia portoghesi che internazionali. La facciata blu polvere, ad esempio, è stata decorata dallo scultore italiano Giuseppe Ducrot con voluttuose modanature barocche, mentre i maestri della Fabbrica di Azulejos Azeitão hanno realizzato il pavimento ceramico e le piastrelle delle camere del Vermelho.

In questo armonioso intrecciarsi di stili e culture, il filo conduttore non poteva che essere il rosso, con la firma inconfondibile di Louboutin che affiora costantemente tra le varie tinte pastello utilizzate. Che si tratti degli infissi in legno, delle piastrelle smaltate, dei battiscopa laccati o delle strutture dei letti, ogni dettaglio sembra rimandare al celebre pigmento che ha reso iconico il suo nome. Persino gli sgabelli in velluto, gli asciugamani a bordo piscina e le travi dei soffitti decorativi suggeriscono un richiamo discreto ma costante, trasformando il rosso in una presenza silenziosa e identitaria che attraversa l’intero hotel.

Il ristorante è poi la ciliegina sulla torta, che insieme ai vari trattamenti di benessere e alla possibilità di organizzare esperienze personalizzate completa nel migliore dei modi l’offerta del Vermelho. Ai tavoli dello XTian, infatti, gli ospiti potranno gustare i piatti dello chef portoghese David Abreu, che alterna con maestria rivisitazioni di ricette tradizionali lusitane e piatti internazionali. Tra le specialità in menu spiccano l’insalata di polpo alla griglia con cipolle e peperoni, la zuppa di cavolfiore, il merluzzo con patate, i classici pastel de nata e una cheesecake con miele dell’Alentejo, per citarne alcune.